hai davanti, per così dire, un raro soggetto autoironico e autocritico.. che ti capisce: anche a me disturba il gap tra plexy e legno e mi sta venendo voglia di rifarlo a misura.. e se di qualche innovazione parlate voi che pur ne avete visti a centinaia vuol dire che partendo da zero con la testa del designer (che sono per formazione) ho avuto qualche piccola idea originale.larasa ha scritto: ↑31/05/2020, 23:07 Apprezzo molto "l'innovazione" che hai fatto nella plancia per alloggiare il plexiglas , ... comincio a capire ...
Gli aggettivi che uso (inguardabile, brutto, impreciso, frettoloso,ecc.,ecc,. ) sono ironici e sottili, non voglio sminuire niente e nessuno anzi vorrei "spronare" a migliorarsi davanti a ogni "difficoltà".
quel che ci divide é lo spunto: non sono più amante della perfezione meccanica o desideroso di dimostrare l'assoluta precisione.. quando progetto (e progetto veramente di tutto.. l'anno scorso mi sono messo a realizzare circuiti e scrivere C++ per programmare arduino e realizzare un follow focus radiocontrollato senza capire prima una mazza di tutto quello che hai appena letto, ma cacchio funziona!) mi metto sempre nei panni dell'utilizzatore e quindi cerco qualche soluzione per il reale contesto di utilizzo.
angolo di visione, posizione delle mani e del collo.. per me è mio figlio di 6 anni.. sudore mani, luce posteriore per comfort visivo.. e così via
un oggetto non finito, che "non funziona" per me non é un oggetto e quindi per certi versi preferisco dedicare più tempo a certi aspetti prima di iniziare per poi finire un lavoro in un tempo ragionevole e godere del risultato.. esporlo non mi interessa, ti forse sei più "artista" di un designer artigiano eheh
il mondo é bello perché vario