Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Area riservata alle discussioni di restauro di MameCab o Generici Prontoscheda
Avatar utente
gibranx
Affezionato
Affezionato
Messaggi: 245
Iscritto il: 11/07/2013, 15:41
Città: VinaviLandia
Grazie Inviati: 126 volte
Grazie Ricevuti: 49 volte
Contatta:

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da gibranx »

E pensare che credevo che lo spirito di questo forum fosse "condividere".
Mi sono sbagliato alla grande
Ho sbagliato posto.

Meritereste di pagare 1 euro per ogni singola rom che avete.
Avatar utente
Gothrek
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 4884
Iscritto il: 13/07/2017, 13:30
Città: Roma
Grazie Inviati: 17 volte
Grazie Ricevuti: 272 volte

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da Gothrek »

gibranx ha scritto: 27/10/2023, 14:26 E pensare che credevo che lo spirito di questo forum fosse "condividere".
Mi sono sbagliato alla grande
Ho sbagliato posto.

Meritereste di pagare 1 euro per ogni singola rom che avete.
confondi il condividere con il dovuto.
se @pucci @AntoPISA e chi ne ha piu' ne metta, mi chiede un app e ritengo che possa essere fatta e ho voglia di farla senza chieder nulla, rientra nell'uso che voglio fare del mio tempo, se qualcuno di loro mi chiedesse di condividere il codice a cui ho lavorato probalmente direi di no perchè ritengo che sia una questione che dipenda esclusivamente da me.
con FLM per feel ho deciso di condividere anche il codice, di altre no, e continuo a pensare che non ci sia un giusto o uno sbagliato, ma una di sorta "ognuno fa quello che minkia vuole col suo tempo"
se @dR.pRoDiGy inizialmente ha deciso di non condidere il suo codice e in un secondo momento per questioni di sua capocchia ha preferito farlo, resta una decisione sua non dovuta.

condiviso esperienze, condivido app, ma nessuno può venirmi a dire che sono obbligato a condividere il mio codice, cosi come uno che restaura cab non è detto che debba farlo gratis (a parte i materiali), o se vuole farlo è scelta sua, ma apprezzo cmq la sua esperienza nel saperli fare e di rendermi partecipe cosi che io possa sapere. Se poi preferisco che lo faccia lui, busso alla sua porta e gli chiedo, quanto costa? e lui mi dirà 0 50 100 a seconda del valore che da al suo tempo.

circa le rom, concordo sul che sarebbe giusto che tutti le pagassero :D
mame nasce per preservare dell'hw e del sw, non per giocare a sbafo delle licenze.
Avatar utente
gibranx
Affezionato
Affezionato
Messaggi: 245
Iscritto il: 11/07/2013, 15:41
Città: VinaviLandia
Grazie Inviati: 126 volte
Grazie Ricevuti: 49 volte
Contatta:

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da gibranx »

Spiegami in questo thread dove ho parlato di software.
Spiegami pure dove ho parlato di obbligo di condividere.
Avatar utente
Gothrek
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 4884
Iscritto il: 13/07/2017, 13:30
Città: Roma
Grazie Inviati: 17 volte
Grazie Ricevuti: 272 volte

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da Gothrek »

gibranx ha scritto: 27/10/2023, 15:02 Spiegami in questo thread dove ho parlato di software.
Spiegami pure dove ho parlato di obbligo di condividere.
non mi va di polemizzare, non mi ritrovo davvero

hai parlato di spirito di condivisione ti ho risposto, hai parlato di rom/software ti ho risposto.
lascio la discussione da "attivista" e resto solo in moderazione cosi che possa andare avanti sulla linea che hai scelto di dargli.

peace e love
Avatar utente
b4nd1t0
Nostalgico
Nostalgico
Messaggi: 303
Iscritto il: 30/03/2012, 16:24
Città: Roma
Località: Roma
Grazie Inviati: 2 volte
Grazie Ricevuti: 5 volte

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da b4nd1t0 »

Il termine "restauro" viene utilizzato impropriamente in questo ambito, tranne poche eccezioni si fanno accrocchi e si sfrutta il lavoro di altri per guadagnare 2 spicci, facendosi belli con chi non ne capisce una mazza e coprendosi di escrementi agli occhi di chi vorrebbe che quello che rimane dell' arcade di una volta venisse protetto e preservato.
Avatar utente
biasini

Silver Medal
God of Arcade
God of Arcade
Messaggi: 2639
Iscritto il: 11/04/2013, 11:17
Medaglie: 1
Città: Roma
Grazie Inviati: 85 volte
Grazie Ricevuti: 47 volte

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da biasini »

Peccato che questo Thread sia andato piuttosto Off-Topic, perchè lo spunto di riflessione e gli intenti iniziali, erano a mio avviso parecchio interessanti ed offrivano un'idea di quello che ad oggi rappresenta uno scomodo quanto centratissimo argomento riguardante la preservazione di una realtà ormai piuttosto distante da più, che rappresenta una nicchia culturale in via di dimenticanza, causa scarsissima documentazione mista a distruzione del "reperto" vintage.

Nel bene e nel male, seppur ormai semi deserto, questo forum ha rappresentato un punto di approdo per tanti hobbisti realmente appassionati e, nella maggior parte dei casi, consapevoli dell'argomento, anche quando non strettamente interessati agli aspetti tecnici più peculiari.

Da quando quest'hobby ha coinvolto le "folle" ed è diventato, da passatempo della vergogna, a motivo di vanto e glorificazione, è iniziata anche la commercializzazione forzata e frenetica di qualunque oggetto che sia di richiamo ad un'epoca che poi in fondo, vuoi anche per semplice anagrafica, a tante persone nel 2023 non evoca necessariamente nulla di realmente vissuto o concreto, venendo mescolato con Playstation e Blockbuster, tanto son sempre videogiochi, non è che stiamo a sottilizzare.

Ecco così che, tra una serie TV, un remake in HD ed un video su Youtube, FB, TikTok e Tric & Trac, un tema tira l'altro e ci si ritrova che tutta l'erba diventa un fascio, si fanno gli eventi, la gente si diverte e tutti vissero felici e contenti, tra caramelle e gadget, con buona pace di chi osa approcciare all'hobby più pazzo del mondo con uno sguardo diverso e magari più "maturo".
Che ce ne frega, sono giochetti elettronici, poi in Italia siamo solo pirati come ai tempi delle cassette del Commodore, i dischetti dell'Amiga, anzi...dei CD masterizzati della pleistescion dai vu cumprà, quindi se pialli le grafiche di Cortez per metterci Achille Lauro o il Colosseo (...e qui non scherzo...) che importa, è roba di poco conto, che poi prima erano tuti Montanari ed ora boh...sono tutti Minghetti, ma tanto i prontoscheda chi li vuole, brutti con le grafiche a mò di programma antico della RAI del tipo "dipartimento scuola educazione"?
Molto meglio gli Avengers od un bel misto Horror Vacui Video/Film/Merendine con i tasti luminosi, ma poi non è che uno è scemo ed i CAB personalizzati se li costruisce a manina o li ordina al falegname, ci sono quei vecchi mobilacci sbiaditi che ci farebbero risparmiare davvero tanto tempo, perchè a noi ci interessa magnà, beve, giocà e farsi il selfie da postare, che con l'Arcade ci facciamo un figurone e tanti like.

Ok, ok, si scherza...ma se a qualcuno andasse di argomentare, io sono vecchio e stanco, ma un paio di cose me le ricordo molto bene ed un'idea sul concetto di restauro ce l'ho (almeno sul mero significato della parola e sulle linee guida da seguire), in più amo dare a Cesare quel che è di Cesare pur non essendo un Talebano (che in realtà di opere d'arte ne hanno distrutte tante ed importanti), per cui vi prego: parliamone pure e che ognuno ragionando e documentandosi un minimo (per quel che è possibile) trovi il proprio punto di vista, ma lasciamo da parte ogni sciocchezza inculcata al solo scopo di lucro che passi attraverso i canali social, scansate la lobotomia a suon di like che arriva da pochi che dell'argomento non solo non hanno alcun vissuto, ma non hanno neanche alcuna voglia di apprenderne le basi. Ogni riferimento a fati e persone è puramente casuale...

Enjoy!
Avatar utente
nicoweecade

Donatore
Nostalgico
Nostalgico
Messaggi: 480
Iscritto il: 10/12/2015, 18:11
Medaglie: 1
Città: BS
Grazie Inviati: 33 volte
Grazie Ricevuti: 21 volte

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da nicoweecade »

io rifaccio da zero, oppure ho convertito slot, totem , macchine da scrivere e da caffè che non avevano niente a che fare con i cabinati.
Un cabinato originale purtroppo non mi è mai capitato tra le mani e se mai ne avessi la possibilità prima di restaurarlo valuterei le condizioni e se ne varrebbe effettivamente la pena. Certo è che ormai nessuno o quasi ha la possibilità di mettersi in casa un cabinato originale con solo un gioco, io per primo. Quindi si ritorna al discorso di Gohtrek che condivido. Ma sono solo parole ed argomento tritto e ritritto fine a se stesso... Anche nel mondo delle moto d'epoca che amo particolarmente, ci si divide tra il restauro conservativo, quello totale e le elaborazioni . Personalmente apprezzo sia i restauri originale che le modifiche, perchè alla fine ognuno è libero di fare ciò che vuole e meglio crede sia con coscienza storica che sana ignoranza creativa, purchè sia ben fatto
Avatar utente
biasini

Silver Medal
God of Arcade
God of Arcade
Messaggi: 2639
Iscritto il: 11/04/2013, 11:17
Medaglie: 1
Città: Roma
Grazie Inviati: 85 volte
Grazie Ricevuti: 47 volte

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da biasini »

Bene, cabinati e moto, bingo! Partiamo quindi dal presupposto che con le moto abbiamo una buona letteratura, una cultura storica piuttosto solida nel mantenimento degli esemplari e della loro indicizzazione, poi purtroppo i prodotti di massa sono di per se non sempre conservabili perché soggetti ad usura causa utilizzo, ma generalmente lo smanettone delle elaborazioni si rivolge altrove, non si mette certo a stravolgere una RC30 o una Desmosedici, poi certe elaborazioni meccaniche e simili, si fanno con cognizione di causa e sono praticamente sempre reversibili.

La reversibilità: un altro dei fattori chiave, anche in vista di una rivendibilità. Una moto pasticciata e compromessa può essere frutto di un esperimento anche creativo, magari realizzato appositamente su un modello esistente in centinaia di migliaia di esemplari, anche se poi bisogna essere consapevoli del fatto che un domani non varrà nulla, ne la federazione ne l'ASI vorranno saperne di riconoscerlo come veicolo d'interesse storico e di conseguenza non avrà neanche più modo di circolare. In ordine sia di pregio, che di valore, c'è il conservato ed il restaurato, in ultimo l'esemplare compromesso e buono solo per ricambi.

Chiudendo con l'off topic moto e con questa tipologia di esempio relativo allo stato di conservazione di un mezzo d'epoca, passerei al discorso relativo al restauro "parziale" e sulla strana teoria del "tutto o niente", della presunta divisione fra Cab integralmente originali e Cab non totalmente ripristinabili e quindi sacrificabili sull'altare.

Qui apro un discorso legato ai beni artistici, prendendo esempio proprio da cosa si fa quando si ha a che fare con reperti archeologici: trovati vasi antichissimi a pezzettini ed incompleti, che si fa si butta tutto? No, si incolla l'incollabile e si riempiono le mancanze con parti di compensazione, ben visibili nella loro diversità ed il vado è ricomposto nella sua totalità, pur non essendo ripristinabile al 100%.
Una cosa molto simile si fa anche nel restauro architettonico, dove con pezzi di colonne, muri o altro, si ricompone la struttura con elementi ex-novo di supporto, chiaramente ben differenziati in modo da avere una percezione netta di ciò che è originale e ciò che è parte aggiunta.

Tutto ciò può essere inteso anche su un cabinato dove manchi della componentistica, magari introvabile, ok la PCB ma non c'è solo quella (o non è solo una), i cabinati storici non sono jamma, hanno spesso peculiarità nella costruzione e nell'elettronica, hanno alimentatori e cablaggi che una volta strappati via non sono di facile ripristino e soprattutto non c'è nulla che si possa ricomprare su Amazon o AliExpress.
Per le grafiche è lo stesso, le serigrafie originali, le vetrofanie e le stesse vernici dell'epoca, solo da tenere in massima considerazione.

Perché mai demolire o trasfigurare un Cab che non si riesce o non si può portare al 100% di autenticità, quando lo si può restaurare in modo parziale, utilizzandolo (o non utilizzandolo) con dei compromessi che non siano distruttivi?

Sembrano essere poco chiari due concetti su cui si basa il presupposto dell'intero thread, il primo è quello legato al significato del restauro, che ha le sue regole universalmente note e precise (non le elenco, basta googlare) ed il secondo è il grado di reversibilità e la non distruttività, attraverso il quale si può ugualmente godere dell'oggetto vintage, senza per questo comprometterlo inesorabilmente.
Se sì è consapevoli e capaci, non c'è nessuna eresia nel mettere in funzione un cabinato senza la sua PCB originale (semplificando), o adattarlo in modo del tutto reversibile a proprie esigenze ludiche o creative, quello che non va è passare da presunti "professionisti" piallando tutto l'esterno e svuotando le interiora, dandosi poi le arie per un cablaggetto ordinato, pulito e graffettato, che colleghi una pandora ad un LCD di recupero... all'esterno tutto grattato via e giù il wrapping di cose mai passate in sala giochi neanche come poster attaccato dietro la cassa.

Chiudo dicendo che ognuno è senz'altro libero di fare ciò che più gli aggrada, ma distruggere non è mai una bella cosa ed un po' di osservazione e di studio prima di fare cose a caso, non guasta ed è un vero peccato veder passare per oro tanta latta luccicante.
Avatar utente
gibranx
Affezionato
Affezionato
Messaggi: 245
Iscritto il: 11/07/2013, 15:41
Città: VinaviLandia
Grazie Inviati: 126 volte
Grazie Ricevuti: 49 volte
Contatta:

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da gibranx »

Continuo i MIEI (meglio esser chiari, dovessero pensare che rappresento il forum) ragionamenti da "attivista".
Il passivismo non mi è mai piaciuto, profuma di inc...fregatura.

Sono felice che statisticamente il mio pensiero è sulla stessa lunghezza d'onda di altri utenti che sono riusciti a interpretare correttamente ciò che ho scritto.

Il mio intento qui non è quello di ripetere ciò di cui ci lamentiamo tutti da anni ma di offrire un punto di vista per trovare delle soluzioni ad alcune problematiche.

IL PROBLEMA DEL GUSTO DEL CLIENTE

Molti venditori dicono che "così ha deciso il cliente"
Bene

Sui gusti tamarri c'è poco da fare. Su chi ha le idee confuse magari c'è speranza. Contro le mogli ci si arrende facilmente a compromessi.

Diciamo che un vero restauratore dovrebbe, per amor proprio, dire di no a certe proposte oscene. Oppure potrebbe fare due semplici cose:
Consigliare di rivolgersi a chi fa, per intenderci, bartop con piedistallo by nintendo universe. Oppure proporgli un prodottp custom fatto da lui da zero. Facendo un paragone esagerato, se vado al Louvre a comprare La Gioconda richiedendo "me la date con i baffi dipinti?" quelli del museo dovrebbero dirti "meglio di no...ma se vuoi possiamo darti una copia, una stampa"
Un modo per preservare l'originale.

STREET FIGHTER 2 E LA MALEDIZIONE DELLA PLANCIA FORATA

Anche qui, il cliente pretende più calci e più pugni per vincere.
A parte che i veri guerrieri sanno menare anche con 3 pulsanti, a parte possibili combo mappate etc...se proprio si vogliono i 6 fori maledetti, non sarebbe meglio farlo su una plancia dedicata, smontando e conservando quella originale, salvando le sue grafiche e il suo layout?


LA DOCUMENTAZIONE SPESSO ASSENTE.

Ma mettiamo il caso che la libertà debba per forza trionfare.
Anche quella di andare ad incendiare l'auto del vicino perché (ah no...questa non è libertà, scusate)

Tornando alla libertà di far danni arcade....ok, non ci possiamo far nulla. Ma se magari esistesse la buona abitudine di salvare virtualmente misure e grafiche della plancia, side etc....magari, ALMENO, ci sarebbe speranza, un domani, di ricostruire il pezzo mancato, in caso di un restauro intento a ripristinare le condizioni originali.

Sarebbe interessante creare un database dove condividere tutto quello che riguarda l'aspetto estetico di un cabinato.
Forme, misure del cabinato, tipo di stampa, colori, grafiche.
Probabilmente questo non avverrà mai per mancanza di interesse globale nell'organizzare una cosa del genere.

Ma basterebbe semplicemente essere generosi da questo punto di vista quando si apre un post, ad esempio, su un forum qualsiasi (questa frase da leggere 3 volte) e pubblicare qualche misura ed altro.
Anche perché poi si chiede aiuto per risolvere un problema, nessuno vuole in cambio niente, ci si aiuta gratis grazie alla condivisione.
Magari sarebbe ancora più bello che la condivisione delle informazioni non fosse unilaterale.

COLLEZIONI PRIVATE VS I CABINATI DEI CLIENTI

Ma davvero questi presunti pseudo restauratori non sanno restaurare?
Qui viene il bello, perché spesso la risposta è no.
Voglio dire, alla fine, non è difficile sapere cosa è giusto fare.
Lo capirebbe anche un bambino che una cosa vecchia si può aggiustare e far tornare a funzionare come un tempo, senza farsi prendere dalla voglia di trasformare il tutto in altro.
Quale bimbo aggiusterebbe un giocattolo che adora per poi trasformarlo in uno che non ama?

Quindi accade che se si osserva con attenzione, chi fa danni (secondo il mio personalissimo parere) in realtà si comporta esattamente all'opposto se sta lavorando ad un cabinato nom destinato alla vendita.
Ma allora c'è una sorta di contraddizione, ipocrisia?
Forse dipende il tutto dal mettere il piatto in tavola tutti i giorni, oppure da una sana strafottenza. Magari dalla noia, la ripetitività del lavoro. Fare soldi senza troppi pensieri. Magari è un mix di tutto questo, non saprei.

Questa cosa mi fa incacchiare perché dico " questo qui è bravo quando restaura i suoi cabinati (dedicati, però...qui casca l'asino forse?) ma poi disintegra sempre pronto scheda destinati a clienti affamati di ostentazione modaiola anni '80 e mazzate.
Prende la plancia, la fora, gratta le grafiche, idem con le side, il crt via, vai di lcd etc.

Forse è colpa del fatto che oggi è tutto visto come se gli unici veri arcade fossero gli originali dedicati, di cui io, sinceramente, classe '78, ho davvero poca memoria. Erano pochissimi, soprattutto per una questione anche di mercato e logistica.
Ma conosco amici più vecchi di me, che hanno vissuto i primissimi arcade. Ed anche se alcuni giochi non fanno parte del mio vissuto, se ne trovassi uno sarebbe da me trattato con i guanti. Anche se fossero delle robe esteticamente allucinanti. Scatterebbe il rispetto verso la storia di quell'oggetto.

Questo non avviene, però, nei giovani pseudo restauratori.
Probabilmente è anche colpa di un non vissuto che li spinge a collezionare per compensare qualcosa di incolmabile.
Chi c'era non ha il desiderio, secondo me, di compulsivamente accumulare; quelle esperienze le ha vissute realmente e fanno parte di lui per sempre.

I CABINATI "NON ORIGINALI" OGGI POCO CONSIDERATI

Anche se oggi, il problema più grande è che i pronto scheda, spesso con bootleg, vengono considerati figli di un zio minore, figli di p....merce da disintegrare, comoda da sfruttare solo come mobile in legno che già si regge in piedi.

Sono, invece, dei cabinati estremamente interessanti.
Da un punto di vista grafico sono meno "tamarri" dei dedicati.
Nei cabinati originali spesso le grafiche rappresentano vistosamente i personaggi del gioco, come è giusto che sia e proprio per questo, direi, sono meno "eleganti" di un prontoscheda con motivi geometrici.
Grafiche che raccontano il trend del design dell'epoca e che formano le basi di ciò che visivamente associamo al "retrogaming"

Poi raccontano la storia italiana di ditte ed artigiani ormai dimenticati. Un'epoca in cui fabbricavamo cabinati per l'europa e l'estero. Dove c'era un ingegno da hacker per creare copie pirata, i famosi bootleg. Famosi,chi non ricorda Mexico '86, ad esempio?

E in ultimo raccontano la nostra storia, per chi l'ha vissuta, di corse al bancone per cambiare 1000 lire, fumo di sigarette, scritte varie, gomme da masticare. Osservare gli altri giocare, chiedere se potevi entrare in doppio, vedere il tuo gioco portato via dopo qualche mese, oppure gioire e fare il tifo mentre qualcuno lo sta finendo.
Tutto questo accadeva su prontoscheda, non su cabinati originali mai arrivati dalle nostre parti.
Avatar utente
gibranx
Affezionato
Affezionato
Messaggi: 245
Iscritto il: 11/07/2013, 15:41
Città: VinaviLandia
Grazie Inviati: 126 volte
Grazie Ricevuti: 49 volte
Contatta:

Re: Lettera aperta a tutti i restauratori e clienti

Messaggio da gibranx »

IL PERCHÉ DI QUESTA "LETTERA APERTA"

Credo di aver detto quasi tutto quello che pensavo sull'argomento.
Forse aggiungerei che, in fondo, non tutti i mali vengono per nuocere, nel senso che, "i mercatari" che riescono a comprare o trovare grossi lotti di cabinati, in un certo senso, contribuiscono a salvare alcuni cabinati magari da una totale distruzione, come avveniva un tempo, quando "non valevano niente" e venivano macinati nella terra insieme ai flipper.

Qui, dal mio punto di vista, possono intervenire tutti, clienti e mercanti, restauratori pro e semi.
Il mio punto di vista l'ho espresso, chi leggerà saprà secondo la propria coscienza cosa è giusto o cosa è sbagliato.

Metto sempre al primo posto la condivisione, aiutare gli altri, salvare oggetti del passato che rappresentano la storia anche italiana, tutto qui.

Probabilmente tutte queste parole non cambieranno nulla, o forse sì, anche in piccolo, mi auguro. Magari qualcuno legge, e prende spunto da un punto di vista differente.
Un cliente potrebbe dire "meglio lasciarlo così e non deturparlo".
Magari un restauratore dice "forse potrei guadagnare di più con una clientela selezionata di veri amatori" oppure "effettivamente i pronto scheda rappresentano qualcosa per molti e andrebbero rispettati".

Più di questo, per adesso, non posso fare. Ci sarebbero tante idee da realizzare per creare maggiore consapevolezza sull'argomento.
La mia piccola e probabilmente inutile e insignificante parte l'ho fatta.
Di questi tempi, si sa, per comunicare con maggiore forza bisogna metterci la faccia, essere riconoscibili, fare video, mettersi in mostra, costruire un personaggio. Magari si otterrebbero maggiori risultati.
Non è nel mio stile. Preferisco la forza delle parole e dei ragionamenti, che possono poi essere presi e appartenere a tutti, se uno vuole.
Rispondi

Torna a “Generici\Mamecab”