Jigen Daisuke ha scritto:qui molti storcono il naso già per i sei tasti a player (che sono una cosa normale visto che anche i vecchi picchia duro li avevano...)
I sei tasti sono una caratteristica dei picchiaduro Capcom...personalmente non mi piacciono laddove snaturano le caratteristiche di un vecchio cab (e per vecchio io intendo di 30 anni fa, non 20). Più di 4 sono comunque pressoché inutili nella maggior parte degli Arcade.
Che ben vengano invece sui "moderni" cab, dove trovano spazio e ragion d'essere, anche in virtù della tipologia di plancia e di joystick e pulsanti made in japan proposti (sanwa o seimitsu).
Morris ha scritto:perchè sto invadendo il salone di giochi e consolle RETRO
quindi il problema mi nasce dall'esigenza di spazio e ordine...
...e infatti proponevo anche la soluzione più versatile possibile, anche in fatto di contenimento: il PC. Ci si può interfacciare ogni tipo di periferica, dal joypad del nintendo 8 bit, ai volanti, pistole e quant'altro. Inoltre è possible controllare in maniera totale l'emulazione dei vecchi home computer, altra cosa davvero nefasta su un cab.
Per come la vedo io, un cab in tal senso non è necessario.
Dico la mia...
Il cabinato a mio parere è necessario e realmente soddisfacente se pensato in questo spettro di utilizzo:
1) Reperimento dei cabinati originali dedicati, al fine di mantenimento e restauro conservativo, per una riproduzione totale dell'esperienza vissuta in passato. A volte è "amore" per il determinato gioco, a volte mero collezionismo, altre volte necessità di giocare un gioco nell'identica maniera per il quale è stato concepito.
Esempio: qui c'è chi ha doppi, tripli e quadrupli cab di Daytona, Sega Rally, Manx TT e quant'altro, cabinati enormi con sistemi raramente riproducibili in altro modo...andando più indietro...cabinati fine anni '70 con giochi vettoriali IMPOSSIBILI da riprodurre nel giusto modo a video, poichè i monitor sono tutti dei particolari CRT a metà tra il classico monitor arcade ed un oscilloscopio, con sistemi audio ed altoparlanti tipici dell'epoca, magari effetti particolari come in Q-Bert, dove un solenoide (una bobina) posizionata sul fondo del cab riproduce un suono particolare per il protagonista che cade, che sembra effettivamente cadere da una piramide verso il basso. Altri con plance e sistemi di controllo dedicati, caratteristiche peculiari e via dicendo...
2) Prontoscheda: come da tipica consuetudine dai generici Jamma in poi (ma anche pre-jamma), utilizzare schede da gioco singole o multiple, originali o bootleg, oppure emulatori arcade specifici settati a dovere che, come nel caso del MAME, forniscono la possibilità di riprodurre ad hoc ogni parametro dell'esperienza vissuta in sala giochi. Talvolta c'è bisogno di avere due cabinati: uno per i giochi con risoluzione orizzontale ed uno con monitor verticale per i giochi, appunto verticali.
In questo modo si riesce ad avere in un'unica (o doppia) soluzione con un oggetto che, un pò come la delorean di ritorno al futuro, ci riporta indietro nel tempo e ci permette di giocare alla maggior parte degli arcade, per lo meno a tutti quelli sfruttabili da controlli standard. Effetto nostalgia e fruibilità di gioco, garantite.
3) Soluzione "ibrida": un Bartop. Soluzione "all-in one" con possibilità di interfacciamento aggiuntiva di trackball, pad, tastiere, mouse ed altro, utilizza nel 99% dei casi un monitor LCD, abbracciando quindi solitamente sistemi multipli per la gioia di "grandi e piccini", "arcadeofili" e "consolari"...qualche compromesso in più per tutti quei giochi che necessiterebbero un CRT, niente effetto vintage, ma trasportabile, contenuto, funzionale e comodo. Qui nel forum diversi utenti in questo senso realizzano lavori eccellenti, in primis citerei Dungeonmaster.
Se non si bada a fronzoli e si vuole giocare, senza essere "puristi" o magari accaniti Otaku Gamers, per minima spesa, ampi utilizzi e minor impatto...basta un PC con periferiche a piacere!
Le mie 200 lire