Dico anche la mia, da un punto di vista leggermente diverso...
Quoto tony, trovo le sue analisi molto pertinenti...a mio parere i picchiaduro sono uno di quei generi che maggiormente risente degli anni e le software house che ottimizzano e non stravolgono, vengono spesso accusate di mancanza di originalità o novità.
Ci può anche stare, ma i picchiaduro hanno i loro fan accaniti ed essendo una tipologia di gioco più particolare di quel che si pensa, vivono di equilibri che non è semplice ottenere, così come non è semplice stravolgere.
Vi racconto un pò la mia esperienza in fatto di picchiaduro VS: tralasciando gli anni '80, dove certamente ho adorato cose tipo Ye ar kung fu ed anche il primo street fighter, negli anni '90 irrompe improvvisamente il mondo di Street Fighter 2...è un mondo magico, un gioco indimenticabile, che fa epoca e sbanca ovunque. La fama verrà accresciuta dalla splendida versione casalinga per Super Nes (poi anche su megadrive). Ci si giocherà ovunque, code in sala giochi, urla e bestemmie nelle case degli amici, insomma...un successone.
Le revisioni successive del gioco non faranno altro che aggiornare positivamente il gameplay, arricchendolo di personaggi ed ottimizzando velocità e tecnica di gioco.
Nel frattempo si cominciano a notare i picchiaduro SNK...alcuni molto particolari come Samurai Shodown, finchè, tra varianti Capcom affascinanti come Darkstalker o Marvel Super Heroes e nuove versioni di SF2, arrivano i King of Fighters che, personalmente inizio a preferire, per via di alcuni accorgimenti di tecnica e giocabilità.
Nel mezzo ci sarebbero i vari Mortal Kombat ma, nonostante abbia abbastanza amato il primo ed anche il secondo episodio, nel tempo non credo abbia fornito mai null'altro che effetti speciali ed ultraviolenza per attirare l'attenzione su di se.
Il tempo passa e, nonostante l'attaccamento ed i pregiudizi dei fedelissimi, il genere tenta di evolversi e già Virtua Fighter è davvero un bell'esperimento di Sega, personalmente mi colpì molto, sebbene molto acerbo sotto vari punti di vista. Il secondo capitolo aggiunge moltissimo, soprattutto in quanto a tecnica, lasciando presagire un nuovo modo di intendere i picchiaduro VS.
Poi arriva Tekken di Namco e già col secondo episodio per me è tutta un'altra fase. Il terzo capitolo rappresenta secondo me una vera svolta epocale, un distaccamento tecnico netto e molto profondo sul genere. Non credo di essermi mai immerso tanto in un gioco come in quello, in sala come a casa, trovai il tempo per 2-3 anni di fare un allenamento (anche minimo) quasi giornaliero, giocai moltissimo con amici ed amici degli amici, partecipai a tornei...
La profondità e la complessità che si celava dietro ad un titolo comunque perfettamente godibile anche da un neofita (classico il pigia-pigia sui tasti con personaggi tipo Howarang ed Eddy), era inarrivabile, con diversi modi di schivare, rialzarsi da terra, attaccare l'avversario con una moltitudine di schemi ben differente ed imprevedibile della più blasonata "10 hit combo", tanto devastante verso la maggior parte dei giocatori occasionali, quanto inutile se eseguita verso un esperto giocatore...personaggi con varietà incredibile di movimenti, molto realistici per un approccio molto improntato sul mondo delle arti marziali, con poche divagazioni: Tekken 3 era combattimento allo stato puro, lo dimostravano le persone che si incontravano nei tornei, che spesso stravolgevano l'approccio al gioco che si conosceva o si era abituati ad avere con gli amici. Quattro tasti, ognuno corrispondente ad un arto, sinistro e destro.
Dentro questo mondo mi ci sono immerso parecchio e divertito tanto, sudando però: Tekken è un gioco che se approfondito richiede un allenamento continuo ed una buona esecuzione manuale unita ad una certa capacità mnemonica (Mi pare di ricordare che T3 avesse un totale di circa 3000 mosse per la somma dei personaggi) ed un pò di fantasia.
Tekken 5 e 6 sono per me altri capolavori che non godono certo della fama del terzo episodio, ma da giocatore navigato non posso certo negare che sono infinitamente più godibili e completi del 3.
Posso citare la serie Soul Calibur (a me era piaciuto tantissimo anche Soul Edge), ma l'approccio è senza dubbio molto più arcade.
A Street Fighter sono rimasto sempre molto affezionato, ma lo considero quasi un'altra tipologia di gioco...ma, pur avendolo senz'altro abbandonato praticamente quasi 20 anni fa, è innegabile che il Third Strike, sebbene non abbia suscitato il fervore del secondo episodio, sia una netta evoluzione, al di là di tutto l'affetto possibile.
Un bel picchiaduro 2D abbastanza recente che mi sento di consigliare? Tatsunoko VS Capcom.
Non so, io per i picchiaduro VS ragiono come ragiono un pò con le moto (altra passione): bella da morire la Ducati 851 (la prima che guidai), ma rispetto alla mia attuale (guarda un pò) Ducati StreetFighter è solo uno straordinario pezzo di ferro infinitamente meno guidabile.
Scusate l'OT motociclistico, era solo per cercare di far intendere un pò meglio il mio approccio e punto di vista!
