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Salve a tutti,
è un piacere scoprire tante persone che condividono la stessa passione. Personalmente, mi sono iscritto perchè dopo anni della mia infanzia passati a spendere cifre interessanti con monete da 200 e 500 lire, ho deciso che era il momento di realizzare uno dei miei sogni di bambino: mettere un cabinato in casa. Presto metterò online le foto del cabinato e chiederò aiuto per restaurare il cab e renderlo un gioiellino.
Come descrivere la mia esperienza di videogiocatore? Così:
Storia di un videogiocatore. Historia Videoludica Parte Prima
“Adesso è facile essere videogiocatori. Adesso ci sono i tornei, le olimpiadi, gli sponsor e con essi i soldi. Adesso puoi parlare di videogiochi con chi ha anche 30 anni più di te. Allora non era così, e io l’ho vissuto quel periodo. Allora eri uno smanettone, un tizio da “sala giochi”, per la società eri un malato. Per mia madre ero perduto, per lei stavo sempre dietro a un controller a fare “NDING-NDING!!”" – StefsTM
“Ma il tasto F12 è un tasto? Perchè servirà a qualcosa no? Se lo premo che succede? Incasino il PC di qualcun’altro?” – John Stewart
Io ho iniziato a videogiocare intorno ai 5 anni. Ripercorrerò questo ventennio in diversi post.
Se sono quello che sono (chi?cosa?che?) è anche a causa dei videogiochi. Il sottoscritto ha avuto la possibilità di seguire l’evoluzione del “videogioco” da vicino, da così vicino che credo che i miei occhi siano più deboli a causa delle ore passate a fissare un televisore prima e un monitor poi.
Io sono nato nel 1982: l’anno di Conan il Barbaro, di Rocky III e Rambo di E.T. e di Blade Runner. L’anno degli Azzurri campioni del mondo e del Commodore 64.
Non vorrei dire cazzate, ma penso che a 6 anni avessi già messo le mani su dei videogiochi. Insomma durante gli anni delle elementari smanettavo animatamente sui giochi da bar (desiderando quindi di averne uno a casa, senza poi riuscire a decidere quale scegliere) e i flipper. Per non parlare di tutta quella miriade di videogiochi con il monitor LCD! Quegli anni posso dire senza paura di essere smentito che spendendo un patrimonio (non mio) mi sono fatto le ossa (in particolare quelle della mano) per gli anni che sarebbero venuti. Dopotutto gente stiamo parlando del 1988 di un paesino pedemontano dell’ appennino emiliano e di tempo libero a pacchi. E di solitudine da figlio unico. A quei tempi le mie certezze erano queste: i cartoni animati al mattino e al pomeriggio con bimbumbam, la scuola, i compagni di scuola, i topolino, la campagna, un pallone da calcio, i giocattoli, il bar coi suoi videogiochi e le sale-giochi. Fine. Videogiocare faceva passare il tempo e mi divertiva -secondo mia madre mi tirava scemo-.
Nella mia Historia Videoludica ci sono tre filoni principali:
I giochi da Bar o Arcade
I giochi da Console
I giochi da PC.
E’ ovvio che non posso parlare di tutto in un sol post, quindi questa inizierò a scrivere per quel che riguarda I giochi da Bar o Arcade.
Come potrete intuire dalla definizione stessa questo tipo di intrattenimento era a pagamento e si trovava in locali certamente non per bambini: i Bar. Quegli stessi Bar descritti in modo egregio da Stefano Benni (se non sapete di cosa io stia parlando avete tempo 24 ore per procurarvi e leggere “Bar Sport”), quei Bar che facevano preoccupare le nostre madri, quei Bar in cui il pavimento era unto e appiccicoso, pieno di resti di sigarette, di cibo e di liquidi di varia natura e provenienza. I primissimi tempi nessuno di noi giovani virgulti era abbastanza alto da arrivare ai comandi e vedere le immagini dello schermo incassato nel famigerato “cassone” (Termine tecnico-> cabinato = struttura in legno comprensiva di joystick e pulsanti per i comandi, casse per l’audio e uno schermo incassato, generalmente inclinato e protetto dal vetro) così si rimediava una sedia o al massimo uno sgabello.
La sedia era forse la soluzione migliore per videogiocare perchè ci si poteva stare in piedi senza problemi, e questo garantiva una libertà di comando decisamente migliore rispetto allo sgabello che imponeva una posizione da tortura medievale (ma pur di giocare questo ed altro!).
In quel periodo i cassoni erano qualcosa di cui il proprietario del bar non andava fiero, essi infatti appartenevano a quel mondo fatto di soli maschi ragazzi e bambini (mai visto una femmina videogiocare per almeno 8 anni da quando ho iniziato) e sporadicamente adulti, considerati “strani”. Agli occhi dell’uomo medio queste persone avevano una vera e propria malattia che rasentava la dipendenza. Effettivamente a pensarci bene i tratti della dipendenza c’erano tutti:
1 – Per avere quel che volevi dovevi recarti in luoghi poco frequentati e per questo non degni di buona fama.
2 – Della tua dipendenza era sconveniente parlare in pubblico, tua madre evitava sapientemente di menzionare che il suo bravo figliuolo frequentasse certi posti
3 – La tua dipendenza aveva un costo (insert coin).
4 – Il tuo spacciatore (il cassone) aveva sempre la meglio su di te, sapendo che prima o poi saresti tornato per un’altra dose.
5 – A volte per arrivare allo spacciatore c’era bisogno di un intermediario (la persona dei gettoni)
6 – Finiti i soldi era questione di minuti prima dell’insorgere dei sintomi della crisi d’astinenza: ricerca spasmodica di altri soldi nei meandri e nelle pieghe dei vestiti, nelle fessure del “resto” degli altri cassoni, sul pavimento lurido, incastrati tra le fessure delle parti in legno che costituivano il cassone.. ovunque!
La persona dei gettoni: Figura maschile o femminile presumibilmente di mezza età, con una puzzolentissima sigaretta perennemente fumante e penzolante dalle labbra. Solitamente questa persona era intenta nella lettura di una rivista, possibilmente ricca di fotografie – il meglio del meglio era un fotoromanzo – e svolgeva il suo lavoro, nonchè la sua esistenza da dietro un gabbiotto che ne nascondeva il corpo fatta eccezione del busto. Raramente la persona dei gettoni usciva dal gabbiotto, ma quando questo accadeva poteva significare due cose: uno dei cassoni si era rotto o era tempo di prelevare l’incasso. La prima operazione solitamente scaraventava il videogiocatore nel panico e nell’angoscia se non in una vera e propria crisi di nervi. Questo aveva a che vedere col Record (di cui parlerò in seguito). La manovra dell’ incasso era un evento capace di cambiare l’atmosfera di colpo perchè le viscere del cassone venivano svuotate dai secchi (letteralmente) di monete/gettoni all’interno…ma sopratutto era possibile muovere a pietà l’essere umano intento a compiere questa manovra per ottenere i leggendari “crediti extra” (Partite Gratuite). Le frasi potevano essere “Mi metti una partità in più?” a “Quando posso ricominciare a giocare?” solitamente simili appelli cadevano nel vuoto. Tuttavia nei miei lunghi anni di videogiocatore ho visto gesti di enorme carità, come quando una volta (forse per sbaglio) il tizio in questione mise 50 crediti gratuiti. Delirio!
(Fine Parte Prima)
Come ho scritto nel Titolo:
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è un piacere scoprire tante persone che condividono la stessa passione. Personalmente, mi sono iscritto perchè dopo anni della mia infanzia passati a spendere cifre interessanti con monete da 200 e 500 lire, ho deciso che era il momento di realizzare uno dei miei sogni di bambino: mettere un cabinato in casa. Presto metterò online le foto del cabinato e chiederò aiuto per restaurare il cab e renderlo un gioiellino.
Come descrivere la mia esperienza di videogiocatore? Così:
Storia di un videogiocatore. Historia Videoludica Parte Prima
“Adesso è facile essere videogiocatori. Adesso ci sono i tornei, le olimpiadi, gli sponsor e con essi i soldi. Adesso puoi parlare di videogiochi con chi ha anche 30 anni più di te. Allora non era così, e io l’ho vissuto quel periodo. Allora eri uno smanettone, un tizio da “sala giochi”, per la società eri un malato. Per mia madre ero perduto, per lei stavo sempre dietro a un controller a fare “NDING-NDING!!”" – StefsTM
“Ma il tasto F12 è un tasto? Perchè servirà a qualcosa no? Se lo premo che succede? Incasino il PC di qualcun’altro?” – John Stewart
Io ho iniziato a videogiocare intorno ai 5 anni. Ripercorrerò questo ventennio in diversi post.
Se sono quello che sono (chi?cosa?che?) è anche a causa dei videogiochi. Il sottoscritto ha avuto la possibilità di seguire l’evoluzione del “videogioco” da vicino, da così vicino che credo che i miei occhi siano più deboli a causa delle ore passate a fissare un televisore prima e un monitor poi.
Io sono nato nel 1982: l’anno di Conan il Barbaro, di Rocky III e Rambo di E.T. e di Blade Runner. L’anno degli Azzurri campioni del mondo e del Commodore 64.
Non vorrei dire cazzate, ma penso che a 6 anni avessi già messo le mani su dei videogiochi. Insomma durante gli anni delle elementari smanettavo animatamente sui giochi da bar (desiderando quindi di averne uno a casa, senza poi riuscire a decidere quale scegliere) e i flipper. Per non parlare di tutta quella miriade di videogiochi con il monitor LCD! Quegli anni posso dire senza paura di essere smentito che spendendo un patrimonio (non mio) mi sono fatto le ossa (in particolare quelle della mano) per gli anni che sarebbero venuti. Dopotutto gente stiamo parlando del 1988 di un paesino pedemontano dell’ appennino emiliano e di tempo libero a pacchi. E di solitudine da figlio unico. A quei tempi le mie certezze erano queste: i cartoni animati al mattino e al pomeriggio con bimbumbam, la scuola, i compagni di scuola, i topolino, la campagna, un pallone da calcio, i giocattoli, il bar coi suoi videogiochi e le sale-giochi. Fine. Videogiocare faceva passare il tempo e mi divertiva -secondo mia madre mi tirava scemo-.
Nella mia Historia Videoludica ci sono tre filoni principali:
I giochi da Bar o Arcade
I giochi da Console
I giochi da PC.
E’ ovvio che non posso parlare di tutto in un sol post, quindi questa inizierò a scrivere per quel che riguarda I giochi da Bar o Arcade.
Come potrete intuire dalla definizione stessa questo tipo di intrattenimento era a pagamento e si trovava in locali certamente non per bambini: i Bar. Quegli stessi Bar descritti in modo egregio da Stefano Benni (se non sapete di cosa io stia parlando avete tempo 24 ore per procurarvi e leggere “Bar Sport”), quei Bar che facevano preoccupare le nostre madri, quei Bar in cui il pavimento era unto e appiccicoso, pieno di resti di sigarette, di cibo e di liquidi di varia natura e provenienza. I primissimi tempi nessuno di noi giovani virgulti era abbastanza alto da arrivare ai comandi e vedere le immagini dello schermo incassato nel famigerato “cassone” (Termine tecnico-> cabinato = struttura in legno comprensiva di joystick e pulsanti per i comandi, casse per l’audio e uno schermo incassato, generalmente inclinato e protetto dal vetro) così si rimediava una sedia o al massimo uno sgabello.
La sedia era forse la soluzione migliore per videogiocare perchè ci si poteva stare in piedi senza problemi, e questo garantiva una libertà di comando decisamente migliore rispetto allo sgabello che imponeva una posizione da tortura medievale (ma pur di giocare questo ed altro!).
In quel periodo i cassoni erano qualcosa di cui il proprietario del bar non andava fiero, essi infatti appartenevano a quel mondo fatto di soli maschi ragazzi e bambini (mai visto una femmina videogiocare per almeno 8 anni da quando ho iniziato) e sporadicamente adulti, considerati “strani”. Agli occhi dell’uomo medio queste persone avevano una vera e propria malattia che rasentava la dipendenza. Effettivamente a pensarci bene i tratti della dipendenza c’erano tutti:
1 – Per avere quel che volevi dovevi recarti in luoghi poco frequentati e per questo non degni di buona fama.
2 – Della tua dipendenza era sconveniente parlare in pubblico, tua madre evitava sapientemente di menzionare che il suo bravo figliuolo frequentasse certi posti
3 – La tua dipendenza aveva un costo (insert coin).
4 – Il tuo spacciatore (il cassone) aveva sempre la meglio su di te, sapendo che prima o poi saresti tornato per un’altra dose.
5 – A volte per arrivare allo spacciatore c’era bisogno di un intermediario (la persona dei gettoni)
6 – Finiti i soldi era questione di minuti prima dell’insorgere dei sintomi della crisi d’astinenza: ricerca spasmodica di altri soldi nei meandri e nelle pieghe dei vestiti, nelle fessure del “resto” degli altri cassoni, sul pavimento lurido, incastrati tra le fessure delle parti in legno che costituivano il cassone.. ovunque!
La persona dei gettoni: Figura maschile o femminile presumibilmente di mezza età, con una puzzolentissima sigaretta perennemente fumante e penzolante dalle labbra. Solitamente questa persona era intenta nella lettura di una rivista, possibilmente ricca di fotografie – il meglio del meglio era un fotoromanzo – e svolgeva il suo lavoro, nonchè la sua esistenza da dietro un gabbiotto che ne nascondeva il corpo fatta eccezione del busto. Raramente la persona dei gettoni usciva dal gabbiotto, ma quando questo accadeva poteva significare due cose: uno dei cassoni si era rotto o era tempo di prelevare l’incasso. La prima operazione solitamente scaraventava il videogiocatore nel panico e nell’angoscia se non in una vera e propria crisi di nervi. Questo aveva a che vedere col Record (di cui parlerò in seguito). La manovra dell’ incasso era un evento capace di cambiare l’atmosfera di colpo perchè le viscere del cassone venivano svuotate dai secchi (letteralmente) di monete/gettoni all’interno…ma sopratutto era possibile muovere a pietà l’essere umano intento a compiere questa manovra per ottenere i leggendari “crediti extra” (Partite Gratuite). Le frasi potevano essere “Mi metti una partità in più?” a “Quando posso ricominciare a giocare?” solitamente simili appelli cadevano nel vuoto. Tuttavia nei miei lunghi anni di videogiocatore ho visto gesti di enorme carità, come quando una volta (forse per sbaglio) il tizio in questione mise 50 crediti gratuiti. Delirio!
(Fine Parte Prima)
Come ho scritto nel Titolo:
Felice di essere qui.
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r77
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Re: Felice di essere qui
Ciao e benvenuto
come inizio non è male 


CLRMAMEPRO guida passo a passo viewtopic.php?f=27&t=11373
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Re: Felice di essere qui
ohh..finalmente uno che ha capito cosa vuol dire "presentarsi"!!!
beh complimenti per il romanzo, la tua esperienza passata (mi hai fatto tornare in mente le emozioni di quando si finivano i soldi)..e naturalmente
stra benvenuto tra noi...

beh complimenti per il romanzo, la tua esperienza passata (mi hai fatto tornare in mente le emozioni di quando si finivano i soldi)..e naturalmente
stra benvenuto tra noi...



Arcade Cab : Crazy Taxi, 18 Wheeler, Virtua Golf, 3 Naomi, Videogame, Magnum, Astrowar, Zaccaria, Operation Bear, Point Blank 2 e 3, Taito ZuZuBlock, Racing Hero, Badlands, Generico Guida Upright
Flipper : Creature from Black Lagoon, Road Show, Dracula, World Cup '94, Theatre of Magic, Tales from the Arabian Nights, Medieval Madness, Cactus Canyon, The Getaway HSII, Star Trek Next Generation, Monster Bash, Attack from Mars, Terminator 2, Revenge From Mars, ScaredStiff, Indiana Jones, The Addam's Family, Twilight Zone, Card King
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Re: Felice di essere qui
Ciao, benvenuto e complimenti per la presentazione .... hai descritto con cura i particolari di quei tempi passati.
Qui malsani posti di "perdizione" che portavano sulla cattiva strada i giovani di allora ....
Il vero trauma per gli squattrinati videogiocatori del tempo è stato il passaggio dai 200 lire (5 partite con un millino) al gettone da 300 lire
....
Sarà un piacere leggere il seguito del tuo racconto.
Qui malsani posti di "perdizione" che portavano sulla cattiva strada i giovani di allora ....

Il vero trauma per gli squattrinati videogiocatori del tempo è stato il passaggio dai 200 lire (5 partite con un millino) al gettone da 300 lire

Sarà un piacere leggere il seguito del tuo racconto.
•Cabinato devis•
•Computer Cab•
Scheda Madre: Abit IC7G • Scheda Video: Ati Radeon 9600 256MB • CPU P4 Prescott 3.0GHz Hyper-Threading • Ram Kingston 3.0GHz DDR 400 • HD:Maxtor SATA 320GB • Monitor CRT Samsung 1100P Plus 21"
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Re: Felice di essere qui
da me erano passati al gettone a 250 lire, percui 4 partite mentre con le 200 lire erano 5..una partita persa ogni millino..bastardi.. 

Arcade Cab : Crazy Taxi, 18 Wheeler, Virtua Golf, 3 Naomi, Videogame, Magnum, Astrowar, Zaccaria, Operation Bear, Point Blank 2 e 3, Taito ZuZuBlock, Racing Hero, Badlands, Generico Guida Upright
Flipper : Creature from Black Lagoon, Road Show, Dracula, World Cup '94, Theatre of Magic, Tales from the Arabian Nights, Medieval Madness, Cactus Canyon, The Getaway HSII, Star Trek Next Generation, Monster Bash, Attack from Mars, Terminator 2, Revenge From Mars, ScaredStiff, Indiana Jones, The Addam's Family, Twilight Zone, Card King
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Re: Felice di essere qui



Mentre in una sala ben fornita tutto girava a 500 e poi a 700

CLRMAMEPRO guida passo a passo viewtopic.php?f=27&t=11373
Re: Felice di essere qui
Grazie a tutti per l'ottima accoglienza!
Dalle mie parti il passaggio è stato subito da 200 lire a 500, poi con la conversione in gettoni è iniziata l'anarchia con offerte del tipo 3 gettoni 1200 lire, 2 gettoni mille lire. L'avvento dell'euro è stato devastante, e se penso che ancora oggi per fare una partita certe macchine richiedono che tu inserisca fino a 2 euro.... mi convinco che aver preso un cabinato è l'unica cosa che potessi fare per avere giustizia sull'inflazione galoppante e l'ottusa avidità di certi gestori di sale giochi.
Al momento sono alle prese con la pulizia del cabinato. Operazione che reputavo più semplice, gli spazi di manovra sono minimi, e ho sempre questa dannata paura di rimanere folgorato perchè sono maldestro.

Dalle mie parti il passaggio è stato subito da 200 lire a 500, poi con la conversione in gettoni è iniziata l'anarchia con offerte del tipo 3 gettoni 1200 lire, 2 gettoni mille lire. L'avvento dell'euro è stato devastante, e se penso che ancora oggi per fare una partita certe macchine richiedono che tu inserisca fino a 2 euro.... mi convinco che aver preso un cabinato è l'unica cosa che potessi fare per avere giustizia sull'inflazione galoppante e l'ottusa avidità di certi gestori di sale giochi.
Al momento sono alle prese con la pulizia del cabinato. Operazione che reputavo più semplice, gli spazi di manovra sono minimi, e ho sempre questa dannata paura di rimanere folgorato perchè sono maldestro.

Re: Felice di essere qui
Molto bella e divertente la tua presentazione e per molti aspetti la tua storia è simile alla mia
Pure da me sono passati direttamente dalle 200 alle 500 ed è stato un trauma non da poco... inoltre al barino del paese non tenevano videogiochi (pur avendo la licenza) perchè "i ragazzi facevano troppo casino" (mentalità di m3rd@) per cui potevo giocare solo quando andavo a scuola alla "città" 


SUTAKORA SASSA!!!
- PaTrYcK
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Re: Felice di essere qui
Leggerti e' stato davvero divertente...
Sicuramente xche' mi hai fatto venire in mente la sala giochi del bar di mio babbo dove ho passato nn so quante ore a giocare a videogiochi...
Della tua bella presentazione nn hai fatto riferimento a quando l'omino , che veniva solitamente soltanto x svuotare il cassone, veniva a portarsi via il nostro gioco preferito per metterne uno nuovo, era ogni volta un colpo al cuore, tante partite fatte, record inseguiti e sfide memorabili e di colpo veniva portato via x sempre...
Guardavo il nuovo gioco sempre un po' scettico, consapevole che mai avrebbe potuto soppiantare il vecchio gioco...
L'omino che con me era magnanimo (forse xche' ero figlio del proprietario del bar:) mi piazzava sempre una decina di crediti gratis e iniziavo l'avventura con il nuovo gioco, beh devo dire che molte volte gia' alla seconda partita ero contento del nuovo arrivato
Sicuramente xche' mi hai fatto venire in mente la sala giochi del bar di mio babbo dove ho passato nn so quante ore a giocare a videogiochi...
Della tua bella presentazione nn hai fatto riferimento a quando l'omino , che veniva solitamente soltanto x svuotare il cassone, veniva a portarsi via il nostro gioco preferito per metterne uno nuovo, era ogni volta un colpo al cuore, tante partite fatte, record inseguiti e sfide memorabili e di colpo veniva portato via x sempre...
Guardavo il nuovo gioco sempre un po' scettico, consapevole che mai avrebbe potuto soppiantare il vecchio gioco...
L'omino che con me era magnanimo (forse xche' ero figlio del proprietario del bar:) mi piazzava sempre una decina di crediti gratis e iniziavo l'avventura con il nuovo gioco, beh devo dire che molte volte gia' alla seconda partita ero contento del nuovo arrivato

- Harlok
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Re: Felice di essere qui
Benvenuto e buona permanenza.
Mi levo il cappello di fronte alla tua presentazione.
Dai un'occhiata qui per mapparti. viewtopic.php?f=22&t=3055

Mi levo il cappello di fronte alla tua presentazione.

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- TheBaro
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Re: Felice di essere qui
il solito paraculo..PaTrYcK ha scritto:..
L'omino che con me era magnanimo (forse xche' ero figlio del proprietario del bar:) mi piazzava sempre una decina di crediti gratis e iniziavo l'avventura con il nuovo gioco, ...

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Re: Felice di essere qui
Beh che direTheBaro ha scritto:il solito paraculo..<-on_razz->

Cmq che tempi, quando azionava la levetta magica x dare crediti ero il balbino piu' felice del mondo! :mrgreen:
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Re: Felice di essere qui
Una presentazione degna di nota... Più lunga e dettagliata della mia che cela, sin nel più piccolo particolare, la passione che ti ha spinto a cercare gente che, oltre a generare processi mentali simili, ama circondandarsi di gente che viaggia sulla stessa lunghezza d'onda. Un viaggio nel passato che spara mille verso un futuro roseo e pieno di divertimento. Gran bella presentazione è un piacere averti qui! Benvenuto 

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