Restauro arcade o riparazione arcade?

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gibranx
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Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da gibranx »

Questo post serve per fare chiarezza soprattutto a chi non conosce bene questo mondo e magari si affida al primo che capita e che si definisce "restauratore arcade".
Ovviamente rappresenta il mio pensiero sull'argomento, ma certamente non sul termine restauro, che ha un preciso ed oggettivo significato.

Da anni ormai si abusa del termine "restauro" applicato al nostro mondo arcade. Sarà perché fa sentire più fighi e professionali, soprattutto quando di restauro non ne esiste alcuna traccia.
Ma cosa significa restaurare?
Invito chi legge a fare ricerche sull'argomento; scoprirà che restaurare significa "bloccare nel tempo l'oggetto nello stato in cui si trova, tramite tecniche che devono essere non distruttive ma anzi reversibili, per permettere successivi restauri futuri con tecniche più avanzate".

Ma se è così, allora, a cosa abbiamo assistito sempre nel 90% dei casi promozionati e pubblicati sui social?

A riparazioni.

Se prendo un cabinato anni '80 con una side graffiata o rovinata e decido di metterla al nuovo, spazzando via serigrafia e ristampando su pvc adesivo una grafica personalizzata fuori contesto, mi pare ovvio che ho riparato qualcosa, ma non l'ho certamente restaurata.
E anche se avessi stampato stessa grafica non sarebbe stato un restauro.
Un po' come se prendessi un dipinto da "restaurare" rovinato e dicessi ok, lo ristampo per bene su vinile. Visto che bello e che colori?

Quindi i cabinati realmente restaurati son ben pochi e sono quelli che certamente non assomigliano a mobili appena usciti da una fabbrica.
E per questo motivo, restauratori arcade "veri" , tra quelli che fanno parte del mondo di internet, se ne contano sulle dita di una mano colpita da un petardo.

Tutti gli altri sono riparatori.

Come se un elettricista volesse far credere di essere un ingegnere elettronico, oppure come se un pazzo che si finge chirurgo dicesse "Signora, dopo la caduta di suo figlio in bicicletta avevamo notato escoriazioni, ci volevano dei punti e quindi abbiamo deciso che era meglio amputare tutto. Guardi che bel braccio lucido in plastica ha adesso, una figata moderna, signora".

Il mio invito, quindi, è di non abusare più di questo termine, anche perché il termine restauro è troppo spesso associato a distruzione.
Da tempo si vedono control panel tagliati col flex perché poi se non ha 6/8 pulsanti il cabinato non si vende, oppure serigrafie disintegrate a beneficio della serie tv, oppure crt buttati perché considerati complessi da gestire, oppure pcb tolte via perché non riparabili. (Meglio lasciarle lì presenti, direi, come si farebbe in un museo che conserva reperti incompleti).

Ma perché un videogioco da bar meriterebbe maggiore rispetto, direte voi?
Perché rappresenta una cultura e un'epoca. E modificare in maniera sconsiderata e spesso vergognosa un cabinato (soprattutto quelli che hanno rappresentato tanto artigianato italiano, nel nostro caso, oltre ai soliti cabinati d'importazione) significa distruggere la storia.

Una serigrafia racconta il gusto e il design di determinati anni, dai colori alle forme applicate, la moda di un tempo, questa è arte.
I crt e le pcb erano il top della tecnologia dell'epoca, questa è scienza.
E noi stiamo distruggendo tutto ciò perché per alcuni è roba vecchia, inutile e soprattutto incomprensibile.

Mi chiedo, se si continua di questo passo, chi verrà dopo di noi, cosa potrà comprendere da un cabinato fatto negli anni '80 ma con 8 pulsanti e grafiche con il Trono di Spade. Che la ps1 in realtà è uscita nel 1983?
Cosa ne sarà di tecnologia e soluzioni dell'epoca e di designer e illustratori che hanno lavorato in questo settore?
Chi li ricorderà?
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Re: Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da jahpohke »

Perdonami se mi intrometto, ma al di la dell'aspetto meramente videoludico o di restauro/ripristino, vorrei solo aggiungere che quando ho in mano un oggetto vintage, come cabinato, console, computer sia del giovane me stesso che acquistati da terzi, mi chiedo sempre quante storie fatte di persone siano orbitate intorno a questi oggetti e chissà se una di queste in qualche modo mi ha direttamente o indirettamente coinvolto.

Perchè andare a togliere il vissuto da un oggetto vintage? (ma soprattutto perchè andare a spendere soldi e/o giocare (...giocare sopratutto comodi eh?!) su un videopoker modificato?! perchèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè!!!!!!!! <-ranting3-> )

Di cavolate poi alzi la mano chi non ne ha fatte tra l'aver cestinato o venduto a poco una vecchia console coi suoi giochi, oppure aver buttato via un bellissimo Tv solo perchè all'epoca non si era in grado o non si aveva la volontà di provarci...o banalmente aver fatto scritte o colori con l'uniposca sui joystick per segnare pl1 o 2....

tornando alle serigrafie....vorrei tanto sapere chi sono G+M <3 che hanno a suo tempo inciso il fianco di questo mio coinop* e, soprattutto se sono ancora insieme, se hanno fatto figli.. <-wub-> <-give_heart-> :love: .. :-) e poi.... G non starà per Gibranx?

*c'era Super Bubble Bobble bootleg quando era ancora in sala giochi
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Re: Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da Vinylmen »

Ottima argomentazione,raga..... Io ho il Defender nel cab.u.s.a preso import,e mai mi sognerei di metterci la pandora dentro,ma per molti non sarebbe cosi,perchè lasciarci un solo gioco dentro,che poi annoia....Avessi tanto spazio,ne salverei altri,prima che arrivino in mani sbagliate,ma non ce lo.....
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Re: Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da CONSOLEMAN »

" ciao manufatto terrestre..... Tu sei quello che chiamavano cabinato arcade anni 80 ?!?! "

"Si si emulo anche la ps5 e di lato ci sono i pulsanti per il flipper ...."
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Re: Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da larasa »

sono molto d'accordo col separare le parole "restauro" e "rovinare", purtroppo sono gli anni dei monopattini elettrici dove i giovani sono dei ...... lascio perdere.
però ... io sto provando a "restaurare" due cab sidam, ma sono 4 anni che ci sono dietro e ho ottenuto pochissimo, soprattutto ZERO informazioni, come se chi "conosce" gli facesse male la lingua a parlare, mica gli rubo il lavoro !! no ? comunque non demordo e passo sopra anche a questo.
ad oggi restaurare è molto complicato, sembra quasi impossibile a volte, forse è anche per questo che online si vedono molti cab "rovinati", si fa prima.
il mio consiglio è quello di comprare cab "integri" e originali in tutte le loro parti.



foto : disegni di un epoca che fu ...
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Re: Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da biasini »

Discussione interessante, grazie @gibranx .
Prima di aggiungere qualche considerazione "attuale", magari in successivi post, riprendo para e patta una cosa scritta di mio pugno in un semisconosciuto gruppo Facebook, circa tre anni fa, perdonate la pigrizia e magari la ridondanza, ma vedendo giorno dopo giorno sempre le stesse minestre, credo proprio che il "repetita juvant" sia d'obbligo:

"Vorrei porre l'attenzione su un termine molto usato e piuttosto in voga soprattutto negli ultimi anni, ovvero il "RESTAURO".
Con la diffusione della moda degli Arcade vintage, si è diffusa man mano una diversa considerazione e valutazione di quei mobili preposti ad ospitare i videogames da sala, in particolar modo in alcuni casi spesso imprescindibili dall'oggetto fisico, specialmente in epoca storica pre-jamma, con strutture dedicate, controlli peculiari, periferiche di input ed output specifiche e non intercambiabili fra un gioco e l'altro.
Negli ultimi anni, da un più ristretto panorama hobbistico, è nato un ampio pubblico di nostalgici, ammiratori, collezionisti, estimatori o semplici entusiasti della moda. In virtù di questo, si è ampliato a dismisura un mercato che ha visto spesso come protagonisti soggetti talvolta estranei al mondo arcade ed hobbistico, o quantomeno improvvisati ed impreparati sull'argomento, sotto vari punti di vista.
Se da un lato, precedentemente, si assisteva alla demolizione sistematica di molti cabinati storici, salvo pezzi ancora stipati nei magazzini restanti, o rinvenimenti, salvataggi e recuperi ad opera di appassionati, oggi con la mercificazione dell'oggetto si procede spesso alla mistificazione di quei mobili, talvolta pezzi unici di aziende scomparse e poco note, con conseguenze talvolta peggiori della sparizione stessa, poiché del tutto fuorvianti in senso storico.
Per stimolare una discussione e semplicemente riflettere meglio sulla parola RESTAURO, spesso usata completamente a sproposito da presunti professionisti o semplici partecipanti all'hobby, inserisco di seguito i 5 principi di base universalmente riconosciuti dalle principali scuole ed istituti di restauro

INTERDISCIPLINARIETÀ: l’interagire tra diverse discipline/professioni (lo storico, il chimico e il restauratore), che collaborando insieme nella ricerca e nello scambio di conoscenze, convengono allo scopo di ottenere un lavoro più completo e rispettoso possibile.

MINIMO INTERVENTO: limitare l’intervento di restauro al minimo indispensabile. Questo principio è molto importante perché in questo modo si limitano gli stress che l’opera subisce ad ogni intervento, ma soprattutto perché in questo modo si garantisce il rispetto di tutte quelle informazioni sulla costituzione e sulla storia di un manufatto.

COMPATIBILITÀ: i materiali impiegati non devono recare danno fisico ne estetico ai materiali originali, devono avere quindi stesse proprietà chimico-fisiche-meccaniche.

REVERSIBILITA': qualsiasi intervento di restauro, sia “conservativo” che “estetico”, deve poter essere rimosso (col tempo può alterarsi o per altri motivi) senza danneggiare l’originale.

RICONOSCIBILITA': ogni intervento di restauro deve essere riconoscibile, quindi qualsiasi parte aggiunta deve essere distinguibile dall’originale, senza recare disturbo alla visione dell’opera. Se non si tiene presente questo concetto, si corre il rischio di praticare un restauro di fantasia creando un’errata lettura dell’opera."
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Re: Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da jahpohke »

biasini ha scritto: 15/05/2024, 18:28, inserisco di seguito i 5 principi di base universalmente riconosciuti dalle principali scuole ed istituti di restauro
A mio modo di vedere, se prendiamo come esempio il Duomo di Milano o Notre Dame è tutto molto interpretativo in base al buon senso rapportato al fine dell' azione da intraprendere. (E non credo che i professionisti che ci lavorano siamo dei Giacalustra improvvisati)
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Re: Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da biasini »

Vero, infatti di scuole di pensiero ce ne sono anche nel settore artistico, chiaramente ben più articolato e complesso, rispetto ad un ambito marginale come quello preso in oggetto qui.
In alcune situazioni ci si può trovare di fronte a diversi bivi, per molteplici motivi, che però vengono esaminati e discussi da personale qualificato.
È però sul significato della parola "restauro", che si trova spesso un'interpretazione davvero fuorviante, per quanto ampio possa essere il dibattito attorno ai tanti dettagli e modalità.
In tal senso, anche il regolamento dei cinque punti lascia in realtà un certo spazio di flessibilità, a mio parere ravvisabile negli ultimi due punti, tra "reversibilità" e "riconoscibilità". Se la voce "reversibilità" indica di per se già un concetto piuttosto chiaro, con la "riconoscibilità" viene spiegato che le aggiunte sono concesse, laddove siano distinguibili e non arrechino disturbo all'opera, o la trasformino.
Prendendo atto di ciò, credo che al netto del purismo collezionistico o dell'immobilismo museale, ci siano tanti modi possibili per salvaguardare con una certa coerenza degli oggetti vintage come i cabinati, che tutto sommato si prestano anche a qualche interpretazione personale o artificio, senza doverne stravolgere i connotati, come purtroppo viene spesso invece fatto.
Avrei degli esempi da fare, ma mi sono già dilungato abbastanza e per ora lascio la parola a chiunque voglia intervenire e proseguire il discorso.
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Re: Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da gibranx »

Mi domando spesso perché esistono due punti di vista diametralmente opposti, sul considerare come deve essere "restaurato" o riparato, un cabinato arcade.
Perché c'è chi ama (come me) i segni del tempo e le scritte che raccontano una storia e chi, invece, vuole cancellare tutto, perché nuovo è più bello.
Che poi si potrebbe discutere sul concetto di bellezza e sul piacere che si prova nel vedere qualcosa.
È più bella la scena di un film con una attrice ventenne in un ufficio di Manhattan, oppure un vecchio attore seduto su un porticciolo al tramonto, con il volto segnato dalle rughe?

Credo che di base i gusti sono legati alla propria cultura, ma anche no; si può imparare qualcosa anche dal punto di vista "culturale" arcade.
Perché poi, stranissima coincidenza, tra tutte le persone che conosco nel settore arcade, soprattutto quelle che hanno più esperienza di me preferiscono un cabinato "originale" scritte comprese.
Perché chi ha vissuto veramente l'epica dei prontoscheda nei bar, sa perfettamente che i mobili non arrivavano sempre nuovi ma si trovavano sempre con i segni di un vissuto.
E chi vuole un cab in casa vuole "quel" cabinato che veramente era usato in luoghi pieni di ragazzini e adulti. Un cab vero è un cab vissuto.
Chi crederebbe ad un reduce dal Vietnam che racconta di aver fatto la guerra, rischiato la vita in mille battaglie, ma che ha le mani da pianista e neanche una piccola cicatrice sul proprio corpo?

Nell'osservare quelle scritte, spesso incomplete, si immagina una scena, si sentono rumori e voci dell'epoca, si viaggia con la fantasia, si accendono i ricordi, sia belli che brutti.
Tutto questo provoca piacere, in tanti appassionati.
Ma perché non è sempre così?

Perché secondo me chi non ha mai messo piede in quei luoghi non ha potuto vivere determinate cose, e quindi scambia il cabinato per il frigorifero di casa usato da poche persone nell'intimità delle pareti domestiche.
Il bar e le sale etano luoghi dove trovavi anche teppistelli, ragazzi più grandi che non ti facevano entrare in doppio, ma anche tifo da stadio, mettersi accanto e guardare, sperando che crepi il boss di fine livello per vedere cosa c'è dopo. La corsa a cambiare la mille lire, i calci, le gomme da masticare negli angoli, i joy vandalizzati da accendini,
E mille racconti leggendari su record, armi che non esistevano, livelli sbloccabili etc..
Quindi il cabinato è, per sua natura, un oggetto che è vissuto e che, se è "originale" per forza di cose avrà qualche graffietto, come minimo.

Però, se da un lato ci sono i veterani arcade che si riconoscono in tutto questo, da un altro lato abbiamo quelli che, secondo me, non avendo vissuto tutto questo scambiano il cabinato per un "oggetto che fa arredo" (a mio avviso questo errore genera molti mali) cercando di trovare un compromesso tra "giocare in piedi ad una console" e "poi si deve intonare con l'arredamento".
A questo punto tutto è possibile e chi ha dei gusti particolari pensa:
"Facciamo con le grafiche di Hazzard perché mi ricorda la mia infanzia". Sì, la tua infanzia a casa, ma non al bar aggiungerei.

Oppure c'è un problema più complesso "cosa diranno GLI ALTRI quando lo vedranno la prima volta.." Qui per alcuni scatta il terrore del giudizio degli incompetenti.
Allora la soluzione è sempre una e infallibile, come accadeva nel regno animale e al tempo degli uomini primitivi; il fuoco, la luce abbagliante...ooooooohhh! E vai di luci e lucette, neon vari, come per stupire dei bimbi di 2 anni.

Ovviamente di base ci sono scelte legate al buongusto, e qui bisognerebbe far i conti con esperienze e conoscenze personali, estetica, voglia di apparire. Alcune volte i cabinati sono dei mezzi usati per comunicare altro, una sorta di estensione di se stessi.

Si può cambiare tutto questo?
Difficile combattere, in generale, l'ignoranza di chi non ha conosciuto o non conosce, in generale, DI PERSONA, qualcosa.
L'esperienza personale fa veramente la differenza.

Ma si può, secondo me, far comprendere che un cabinato non personalizzato ha più valore (anche se il mercato, purtroppo, conferma il contrario, per i problemi di cui sopra) perché è più fedele all'originale.
La mia speranza è sempre quella di sensibilizzare gli utenti, occasionali e non, sull'argomento.
Lo scopo, alla fine, è sempre il solito: salvare più cabinati possibili da un triste destino. Quale? La distruzione, totale o nelle sue parti.
Ultima modifica di gibranx il 16/05/2024, 11:38, modificato 1 volta in totale.
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Re: Restauro arcade o riparazione arcade?

Messaggio da CONSOLEMAN »

Il livello massimo è stato quando vidi un Cab dove nelle grafiche il tipo si era fatto mettere le foto dei figli ,credo nei laterali .... Se trovo la.foto in rete la posto
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