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Uso evoluto della scheda SmartASD

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Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Falko »

Ciao a tutti,
usando la scheda SmartASD, ho da poco costruito la pulsantiera per un cabinato che sto realizzando, leggendo un po' nel forum ho intuito come funziona e senza troppi problemi ho realizzato le connessioni.

Essendo un amante dell'elettronica e piacendomi esplorare le funzionalità delle schede che ho tra le mani, sarei interessato ad approfondire l'uso della SmartASD, specialmente dopo aver badato che che il sistema (in questo caso Win) rileva le periferiche joystick a cui assegna un bel po' di pulsanti (32 per unità riconosciuta + gli assi analogici, fighissimo! \:D/ ).

Questo fatto mi ha incuriosito parecchio, anche perché i connettori esistenti tecnicamente sono un limite a questo, ma di fatto ci sono i pin di encoder E*, che mi hanno aperto una domanda:
  • trattandosi di encoder, è possibile gestire l'ingresso usando treni di impulsi "preconfezionati", in maniera da sfruttare un singolo pin per diversi pulsanti? (Nello specifico, qualcosa di simile all'utilizzo dei bottoni digitali processati in una matrice resistiva, o ancora meglio in digitale usando i mux/demux)
Questo perché il mio intento sarebbe di creare la parte di connessione, esattamente come farei in elettronica usando i multiplexer,
con l'ovvio vantaggio di una (drastica) diminuzione dei fili presenti e la possibilità di espandere i limiti imposti dai connettori fisici presenti (ottenendo teoricamente anche centinaia di pulsanti, quindi entrambi i joystick totalmente configurabili per come si presentano al sistema).

Un ringraziamento a chiunque possa rispondermi.
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da picerno »

la scheda è flessibile nell'utilizzo ma entro certi limiti. secondo gli usi, si può decidere di assegnare tutti i morsetti per una singola periferica o dividerli su più periferiche. inoltre ogni morsetto può avere una funzione primaria ed una secondaria legata alla pressione del tasto shift

gli ingressi di tipo "E" sono dei normali ingressi digitali come quelli di tipo "D" che però possono essere usati in coppia (ExA ExB) per la connessione degli encoder rotativi, con i segnali in quadratura, utilizzati per gli spinner. gli ingressi di tipo "A" sono invece riservati per gli ingressi analogici ai quali può essere applicato un segnale fino a 3,3V proveniente dall'esterno o prelevabile come riferimento per un potenziomentro dal morsetto "A+"
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Gothrek »

prob nesusno meglio di @picerno puòrisponderti.

Partendo dal suo topic:
viewtopic.php?t=20198

Cosi da profano mi verrebbe da pensare che cosi facendo potresti non avere la stessa risposta nel momento in cui usi contemporaneamente più ingressi.

Seguo cmq il tema sempre interessante.
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Falko »

Ti ringrazio della risposta @picerno,

dai vari post avevo infatti dedotto che l'utilizzo è piuttosto lineare (che alla fine è quello che effettivamente serve).
Non a caso la mia domanda nasce per una curiosità che la scheda mi ha fatto nascere, anche perché è talmente ben realizzata che può andare ben oltre l'uso arcade (sotto poi spiego).

Nello specifico, essendo gli encoder costruiti proprio sulla logica del "segnale in quadratura" (a meno di sbagliare ad interpretarne il significato) gestiscono un segnale ad onde quadre, quindi "in linea teorica" (e se l'integrato della scheda riesce a gestirne la frequenza...), teoricamente tramite un firmware opportunamente programmato, dovrebbe essere possibile gestire dei treni di impulsi preconfezionati (molto veloci, si intende).

Questo ragionamento nasce dal fatto che, prima di collegarci i vari stick, ho sfruttato la scheda con un simulatore di elettronica digitale per rendere "fisiche" alcune logiche che avevo creato, interfacciarlo a un C=64 (tramite un circuitino che ho costruito, maledetta userport a 12v...) ed arrivare a pilotare alcuni carichi sulla 220v (in pratica, ho usato la SmartASD per fare da interfaccia utente ad un progettino di domotica).
Esattamente in questo frangente, durante la semplificazione è nata questa domanda: "se con un software di simulazione posso, con le sole porte logiche, ottenere da 4 tasti 16 stati logici (e con un mux alzavo il tiro), con la giusta programmazione del firmware teoricamente si potrebbe avere una semplificazione del cablaggio nel cabinato"

- Chiaramente la domanda è di puro approfondimento, il fatto è che mi piace conoscere a fondo ciò che uso (e la SmartASD è davvero fighissima) -

Ti ringrazio inoltre per l'appunto relativo ai pin analogici, dato che ignoravo si potesse iniettare un segnale di max 3,3v da fonte esterna sui connettori. Questa caratteristica mi sta facendo nascere alcune idee, ma prima di far qualsiasi cosa dovrò sicuramente documentarmi meglio sul funzionamento della scheda, anche perché ad oggi mi rendo conto che molte cose mi sfuggono <-gamer1->

@Gothrek: [IMHO] giusta osservazione, difatti se si potesse fare, certamente tenderei a programmare solo combinazioni di tasti "improbabili" e/o "impossibili" sugli stessi pin <-gamer->
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da picerno »

Falko ha scritto: 13/09/2022, 1:12 dai vari post avevo infatti dedotto che l'utilizzo è piuttosto lineare (che alla fine è quello che effettivamente serve).
Non a caso la mia domanda nasce per una curiosità che la scheda mi ha fatto nascere, anche perché è talmente ben realizzata che può andare ben oltre l'uso arcade (sotto poi spiego).
si infatti, oltre all'arcade è stata usata per alcuni simulatori e in alcuni macchinari per il pannello di controllo
Falko ha scritto: 13/09/2022, 1:12 Nello specifico, essendo gli encoder costruiti proprio sulla logica del "segnale in quadratura" (a meno di sbagliare ad interpretarne il significato) gestiscono un segnale ad onde quadre, quindi "in linea teorica" (e se l'integrato della scheda riesce a gestirne la frequenza...), teoricamente tramite un firmware opportunamente programmato, dovrebbe essere possibile gestire dei treni di impulsi preconfezionati (molto veloci, si intende).
il segnale in quadratura permette da due segnali digitali di gestire la posizione di un asse rotante rilevando anche la velocità e la direzione di rotazione
Falko ha scritto: 13/09/2022, 1:12 Questo ragionamento nasce dal fatto che, prima di collegarci i vari stick, ho sfruttato la scheda con un simulatore di elettronica digitale per rendere "fisiche" alcune logiche che avevo creato, interfacciarlo a un C=64 (tramite un circuitino che ho costruito, maledetta userport a 12v...) ed arrivare a pilotare alcuni carichi sulla 220v (in pratica, ho usato la SmartASD per fare da interfaccia utente ad un progettino di domotica).
Esattamente in questo frangente, durante la semplificazione è nata questa domanda: "se con un software di simulazione posso, con le sole porte logiche, ottenere da 4 tasti 16 stati logici (e con un mux alzavo il tiro), con la giusta programmazione del firmware teoricamente si potrebbe avere una semplificazione del cablaggio nel cabinato"
certo, cambiando il firmware si può fare di tutto. per quanto riguarda il tuo progetto di domotica hai usato la mia DLL per mandare i comandi?
Falko ha scritto: 13/09/2022, 1:12 - Chiaramente la domanda è di puro approfondimento, il fatto è che mi piace conoscere a fondo ciò che uso (e la SmartASD è davvero fighissima) -
di solito anche io cerco di conoscere a fondo ciò che uso. grazie per la tua opinione
Falko ha scritto: 13/09/2022, 1:12 Ti ringrazio inoltre per l'appunto relativo ai pin analogici, dato che ignoravo si potesse iniettare un segnale di max 3,3v da fonte esterna sui connettori. Questa caratteristica mi sta facendo nascere alcune idee, ma prima di far qualsiasi cosa dovrò sicuramente documentarmi meglio sul funzionamento della scheda, anche perché ad oggi mi rendo conto che molte cose mi sfuggono <-gamer1->
fammi sapere se hai qualche dubbio
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Falko »

Nuovamente grazie per la risposta @picerno.

Ti dirò, per interfacciare il tutto sono andato piuttosto "Easy" e mi sono limitato a mapparne semplicemente i tasti;
questo perché la scheda sul c=64 l'avevo progettata per gestire dei segnali in/out via basic (dove effettivamente eseguo l'elaborazione).

SmartASD quindi, l'ho introdotta quasi per caso, perché avevo bisogno di portare i segnali digitali "dentro e fuori" un PC, in modo di interfacciare un sistema che mi permettesse la prototipazione software con un "feedback" reale verso il 64 (in pratica, una sorta di PLC rudimentale), senza contare la possibilità di usare pulsanti fisici.
La facilità di come è stato possibile, è stato quasi disarmante... \:D/

Per altro scrivendo, mi sono nate nuove domande:
  • allo stato attuale, SmartASD è in grado di poter lavorare fisicamente "in cascata" con una scheda gemella?
  • giusto per curiosità, vedo che son presenti le piazzole J4, si tratta per caso dell'interfaccia UART per la programmazione del firmware?
(Mi rendo conto di fare n-mila domande, ma questa scheda mi sta piacendo davvero moltissimo).

Nuovamente ringrazio per l'interessamento alla discussione :-)
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da picerno »

Falko ha scritto: 13/09/2022, 17:02 Ti dirò, per interfacciare il tutto sono andato piuttosto "Easy" e mi sono limitato a mapparne semplicemente i tasti;
questo perché la scheda sul c=64 l'avevo progettata per gestire dei segnali in/out via basic (dove effettivamente eseguo l'elaborazione).

SmartASD quindi, l'ho introdotta quasi per caso, perché avevo bisogno di portare i segnali digitali "dentro e fuori" un PC, in modo di interfacciare un sistema che mi permettesse la prototipazione software con un "feedback" reale verso il 64 (in pratica, una sorta di PLC rudimentale), senza contare la possibilità di usare pulsanti fisici.
La facilità di come è stato possibile, è stato quasi disarmante... \:D/
forse mi sono un po' perso su quello che hai realizzato. se ho capito bene, hai scritto un programma in basic sul c64 che tramite una scheda fatta da te si interfaccia alla smartasd che fa da tramite per il PC
Falko ha scritto: 13/09/2022, 17:02 allo stato attuale, SmartASD è in grado di poter lavorare fisicamente "in cascata" con una scheda gemella?
due o più smartasd contemporaneamente connesse al PC? ovviamente si
Falko ha scritto: 13/09/2022, 17:02 giusto per curiosità, vedo che son presenti le piazzole J4, si tratta per caso dell'interfaccia UART per la programmazione del firmware?
è il connettore di programmazione ICD microchip quindi non UART
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Gothrek »

in cascata con una scheda gemella @picerno si? o in parallelo?
avevo capito che ognuna è una periferica a se stante avevo capito male?

in cascata come?
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Falko »

picerno ha scritto: 13/09/2022, 18:55 forse mi sono un po' perso su quello che hai realizzato. se ho capito bene, hai scritto un programma in basic sul c64 che tramite una scheda fatta da te si interfaccia alla smartasd che fa da tramite per il PC
Esattamente,
oltre questo i segnali processati dal software sul pc vengono rimandati (come se fosse una tastiera) alla scheda autocostruita che passa l'elaborazione al 64 (volendo, in maniera semplificata, basterebbe il PC).
Non ho ancora usato le API, ma sicuramente se le usassi, sono certo che si aprirebbero una marea di possibilità (e più avanti lo farò) :-)
picerno ha scritto: 13/09/2022, 18:55 due o più smartasd contemporaneamente connesse al PC? ovviamente si
Deduco quindi che se volessi farlo via hardware non sarebbe possibile (ad esempio connettendo determinati pin della scheda "A" verso la scheda "B").
"Limite" tuttavia comprensibile, vista la natura della scheda. \:D/
picerno ha scritto: 13/09/2022, 18:55 è il connettore di programmazione ICD microchip quindi non UART
Molto interessante; anche se non ho intenzione di usare questo pettine, tengo annotato che non si sa mai...
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da picerno »

Gothrek ha scritto: 13/09/2022, 22:17 in cascata con una scheda gemella @picerno si? o in parallelo?
avevo capito che ognuna è una periferica a se stante avevo capito male?

in cascata come?
ho supposto che intendesse due schede contemporaneamente connesse su due diverse porte usb
Falko ha scritto: 13/09/2022, 23:40 Esattamente,
oltre questo i segnali processati dal software sul pc vengono rimandati (come se fosse una tastiera) alla scheda autocostruita che passa l'elaborazione al 64 (volendo, in maniera semplificata, basterebbe il PC).
avevo capito bene ma non mi è chiaro lo scopo finale
Falko ha scritto: 13/09/2022, 23:40 Non ho ancora usato le API, ma sicuramente se le usassi, sono certo che si aprirebbero una marea di possibilità (e più avanti lo farò) :-)
così puoi comandare ciò che sta fuori al PC oltre a conoscere direttamente gli stati digitali e analogici senza passare dalle periferiche di input standard
Falko ha scritto: 13/09/2022, 23:40 Deduco quindi che se volessi farlo via hardware non sarebbe possibile (ad esempio connettendo determinati pin della scheda "A" verso la scheda "B").
"Limite" tuttavia comprensibile, vista la natura della scheda. \:D/
quindi questo intendevi per connessione in cascata che ovviamente non è prevista
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Falko »

picerno ha scritto: 14/09/2022, 18:22
Falko ha scritto: 13/09/2022, 23:40 Esattamente,
oltre questo i segnali processati dal software sul pc vengono rimandati (come se fosse una tastiera) alla scheda autocostruita che passa l'elaborazione al 64 (volendo, in maniera semplificata, basterebbe il PC).
avevo capito bene ma non mi è chiaro lo scopo finale
Lo scopo era creare una piattaforma modulare per la prototipazione elettronica, basata sull'suo del C=64.
Il progetto in sè è semplice: il C=64 gestisce una periferica di in/out autocostruita, ottenendo una sorta di PLC rudimentale (tipo arduino) programmabile in basic e con l'Assembly del MOS 6510. Accrocchio piuttosto semplice, con cui ho creato un mini "laboratorio" per la sperimentazione elettronica :-) .
Il problema però restava la realizzazione fisica di alcune schede, che a volte richiedono componenti che non ho a disposizione, possibile però usando un software di simulazione sul pc.
Esattamente in questo frangente, ho predisposto gli IN/OUT del simulatore (come se si trattasse di una tastiera o un joystick) da e verso la SmartASD, in modo da usarla come interfaccia "bridge" tra i sistemi.

Magari anacronistica come cosa (anche perché si potrebbe fare più facilmente con un Raspberry), ma vedere il mio vecchio 64 rendersi ancora utile dopo 36 anni che lo possiedo, è una soddisfazione impagabile :-)
picerno ha scritto: 14/09/2022, 18:22
Falko ha scritto: 13/09/2022, 23:40 Non ho ancora usato le API, ma sicuramente se le usassi, sono certo che si aprirebbero una marea di possibilità (e più avanti lo farò) :-)
così puoi comandare ciò che sta fuori al PC oltre a conoscere direttamente gli stati digitali e analogici senza passare dalle periferiche di input standard
Mi hai fatto sorgere una domanda: se non vado errato, il software di programmazione e le API sono sviluppate per Windows, esiste per caso la loro controparte per Linux/*NIX ?
Penso sarebbe un'ottima cosa (sempre che non ci sia già), oltre il fatto che si potrebbe anche pensare di integrarle nei maggiori sistemi di emulazione, magari tramite plugin.
In questo senso, non penso sarei l'unico utente che apprezzerebbe la possibilità di riconfigurare a basso livello l'hardware di un arcade, senza necessità di accedervi fisicamente (IMHO: probabilmente una cosa del genere la penserei anche come azione di marketing, in pieno accordo alle linee guida delle licenze GPL e/o BSD ;-) )
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Gothrek »

Falko ha scritto: 20/09/2022, 3:41
picerno ha scritto: 14/09/2022, 18:22
Falko ha scritto: 13/09/2022, 23:40 Esattamente,
oltre questo i segnali processati dal software sul pc vengono rimandati (come se fosse una tastiera) alla scheda autocostruita che passa l'elaborazione al 64 (volendo, in maniera semplificata, basterebbe il PC).
avevo capito bene ma non mi è chiaro lo scopo finale
Lo scopo era creare una piattaforma modulare per la prototipazione elettronica, basata sull'suo del C=64.
Il progetto in sè è semplice: il C=64 gestisce una periferica di in/out autocostruita, ottenendo una sorta di PLC rudimentale (tipo arduino) programmabile in basic e con l'Assembly del MOS 6510. Accrocchio piuttosto semplice, con cui ho creato un mini "laboratorio" per la sperimentazione elettronica :-) .
Il problema però restava la realizzazione fisica di alcune schede, che a volte richiedono componenti che non ho a disposizione, possibile però usando un software di simulazione sul pc.
Esattamente in questo frangente, ho predisposto gli IN/OUT del simulatore (come se si trattasse di una tastiera o un joystick) da e verso la SmartASD, in modo da usarla come interfaccia "bridge" tra i sistemi.

Magari anacronistica come cosa (anche perché si potrebbe fare più facilmente con un Raspberry), ma vedere il mio vecchio 64 rendersi ancora utile dopo 36 anni che lo possiedo, è una soddisfazione impagabile :-)
picerno ha scritto: 14/09/2022, 18:22
Falko ha scritto: 13/09/2022, 23:40 Non ho ancora usato le API, ma sicuramente se le usassi, sono certo che si aprirebbero una marea di possibilità (e più avanti lo farò) :-)
così puoi comandare ciò che sta fuori al PC oltre a conoscere direttamente gli stati digitali e analogici senza passare dalle periferiche di input standard
Mi hai fatto sorgere una domanda: se non vado errato, il software di programmazione e le API sono sviluppate per Windows, esiste per caso la loro controparte per Linux/*NIX ?
Penso sarebbe un'ottima cosa (sempre che non ci sia già), oltre il fatto che si potrebbe anche pensare di integrarle nei maggiori sistemi di emulazione, magari tramite plugin.
In questo senso, non penso sarei l'unico utente che apprezzerebbe la possibilità di riconfigurare a basso livello l'hardware di un arcade, senza necessità di accedervi fisicamente (IMHO: probabilmente una cosa del genere la penserei anche come azione di marketing, in pieno accordo alle linee guida delle licenze GPL e/o BSD ;-) )
Questo si avvicina abbastanza ad un progetto, per il momento ancora irrealizzato seppur i componenti sia già stati acquistati, che stavamo immaginando per creare un macchina "anni 80".

visto che sembri avere dimestichezza con un po di assembly probabilmente invece di implementare le api di windows in linux sarebbe meglio gestire la scheda a livello piu' basso.

Che ne pensi @picerno ?
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da picerno »

Falko ha scritto: 20/09/2022, 3:41 Lo scopo era creare una piattaforma modulare per la prototipazione elettronica, basata sull'suo del C=64.
Il progetto in sè è semplice: il C=64 gestisce una periferica di in/out autocostruita, ottenendo una sorta di PLC rudimentale (tipo arduino) programmabile in basic e con l'Assembly del MOS 6510. Accrocchio piuttosto semplice, con cui ho creato un mini "laboratorio" per la sperimentazione elettronica :-) .
Il problema però restava la realizzazione fisica di alcune schede, che a volte richiedono componenti che non ho a disposizione, possibile però usando un software di simulazione sul pc.
Esattamente in questo frangente, ho predisposto gli IN/OUT del simulatore (come se si trattasse di una tastiera o un joystick) da e verso la SmartASD, in modo da usarla come interfaccia "bridge" tra i sistemi.

Magari anacronistica come cosa (anche perché si potrebbe fare più facilmente con un Raspberry), ma vedere il mio vecchio 64 rendersi ancora utile dopo 36 anni che lo possiedo, è una soddisfazione impagabile :-)
ho capito, un progetto nostalgico :-D
Falko ha scritto: 20/09/2022, 3:41 Mi hai fatto sorgere una domanda: se non vado errato, il software di programmazione e le API sono sviluppate per Windows, esiste per caso la loro controparte per Linux/*NIX ?
Penso sarebbe un'ottima cosa (sempre che non ci sia già), oltre il fatto che si potrebbe anche pensare di integrarle nei maggiori sistemi di emulazione, magari tramite plugin.
In questo senso, non penso sarei l'unico utente che apprezzerebbe la possibilità di riconfigurare a basso livello l'hardware di un arcade, senza necessità di accedervi fisicamente (IMHO: probabilmente una cosa del genere la penserei anche come azione di marketing, in pieno accordo alle linee guida delle licenze GPL e/o BSD ;-) )
il sistema si può implementare anche in linux perchè la dll per windows usa la libreria multipiattaforma https://github.com/signal11/hidapi per delle chiamate standard hidwrite e hidread
Gothrek ha scritto: 20/09/2022, 8:12 visto che sembri avere dimestichezza con un po di assembly probabilmente invece di implementare le api di windows in linux sarebbe meglio gestire la scheda a livello piu' basso.

Che ne pensi @picerno ?
ad un livello ancora più basso del driver hid del sistema operativo?
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Gothrek »

@picerno
beh il driver a livello di sistema operativo mette a disposiozione una serie di funzionalità/informazioni

posso andare a gestire quello che il driver mi mette a disposizone, oppure devo sostituirmi a lui per usare quello che l'hw mi permette di fare
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da picerno »

certo, puoi decidere di usare il driver oppure scriverne uno personalizzato
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Falko »

Gothrek ha scritto: 20/09/2022, 8:12 Questo si avvicina abbastanza ad un progetto, per il momento ancora irrealizzato seppur i componenti sia già stati acquistati, che stavamo immaginando per creare un macchina "anni 80".
Mi piace molto l'approccio creativo nelle cose.
Penso sarà davvero interessante seguirne l'evoluzione non appena la svilupperete <-clap->
Gothrek ha scritto: 20/09/2022, 8:12 visto che sembri avere dimestichezza con un po di assembly probabilmente invece di implementare le api di windows in linux sarebbe meglio gestire la scheda a livello piu' basso.

[CUT]
L'assembly lo conosco abbastanza sul C=64, ma molto meno sui sistemi moderni (Linux/*NIX/Windows);
per questo evito di avventurarmi in questo tipo di programmazione, poiché sebbene potrei sfruttare a tutti i livelli l'hardware, rischierei di snaturare una scheda che [IMHO] ad oggi è già molto collaudata e soprattutto ben fatta (oltretutto su certi aspetti sono anche pigro :P ).

L'unico vincolo che vedo un po' come limite, sono il numero limitato di PIN fisici,
ma conoscendo il motivo del perché questa scheda esiste, è una sorta di "capriccio" mio (non a caso chiedevo la possibilità di usare dei MUX per espanderne le entrate :-) ).
picerno ha scritto: 22/09/2022, 15:06 ho capito, un progetto nostalgico :-D
Esattamente <-thumbup->

Considera che il progetto era nato per una mia convinzione, poiché ritengo che "per le masse" esista già da tempo una tecnologia fantastica sotto molti aspetti, ma che (a torto o ragione) diventi obsolescente con una facilità disarmante;
ben vengano le innovazioni, ma mi chiedo perché sostituire/gettare strumenti che se sfruttati correttamente avrebbero ancora tanto da dire (nei giusti campi, si intende).

In questo senso, nella SmartASD vedo tante di quelle potenzialità nel suo possibile sviluppo, che mi sembrerebbe assurdo non sfruttarle a pieno;
del resto come hai ben scritto nella sua presentazione: l'hai pensata per un uso specifico, ma l'appetito vien mangiando <-thumbup->
picerno ha scritto: 22/09/2022, 15:06 il sistema si può implementare anche in linux perchè la dll per windows usa la libreria multipiattaforma https://github.com/signal11/hidapi per delle chiamate standard hidwrite e hidread
Ottima indicazione, oltretutto l'approccio semplice e modulare con delle chiamate standard mi sembra una scelta molto sensata.
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da Gothrek »

@Falko
quando dici non conosco l'assembly di windows e linux che significa?

è un linguaggio pseudo macchina, accedi ai registri e alla gestione più bassa, cioè quello che farebbe un driver.
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Re: Uso evoluto della scheda SmartASD

Messaggio da picerno »

Falko ha scritto: 27/09/2022, 1:23 L'unico vincolo che vedo un po' come limite, sono il numero limitato di PIN fisici,
ma conoscendo il motivo del perché questa scheda esiste, è una sorta di "capriccio" mio (non a caso chiedevo la possibilità di usare dei MUX per espanderne le entrate :-) ).
non ho previsto un'espansione perchè per aumentare il numero di ingressi basta collegare più schede ai connettori usb. il collegamento in cascata era previsto sulla versione PS/2 che invece prevede un solo connettore
Falko ha scritto: 27/09/2022, 1:23 Ottima indicazione, oltretutto l'approccio semplice e modulare con delle chiamate standard mi sembra una scelta molto sensata.
è stato anche un modo per evitare di scrivere il driver per ogni sistema operativo da supportare, con tutte le complicazioni del caso
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