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Possibile rottura tubo catodico
- freeluke
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Possibile rottura tubo catodico
Ciao a tutti,
da pochi giorni ho acquistato il mio primo cabinet originale in buone condizioni ma da restaurare in alcune parti. In particolare ho sostituito il CRT da 28" perche' CRT con immagine impressa e la scheda del monitor perche' non funzionante (schermo bianco)
Ho recuperato un Mivar 28M4 ed ho sostituito il CRT ma nel montare, avvitando una delle viti che lo tengono nel telaio ho sentito come un sibilo. L'ho quindi ri-smontato e controllato in tutti i punti ma non trovo nessun segno di rottura, di sicuro il collo non si e' rotto perche' aveva tutto lo spazio a disposizione gli unici punti che potrebbero aver fatto contatto sono i bordi intorno al display che potrebbero essere entrati in contatto con il telaio in fase di stretta delle viti.
Ora, non l'ho ancora acceso perche' devo costruire una base di supporto per la scheda elettrica e ripassare qualche saldatura ma volevo chiedere, nel caso avesse perso il vuoto all'interno, cosa comporterebbe l'accensione di un tubo non piu' in vuoto spinto? Si limita a non vedersi l'immagine o puo' fare qualche scintilla di ritorno dell'alta tensione?
Grazie
da pochi giorni ho acquistato il mio primo cabinet originale in buone condizioni ma da restaurare in alcune parti. In particolare ho sostituito il CRT da 28" perche' CRT con immagine impressa e la scheda del monitor perche' non funzionante (schermo bianco)
Ho recuperato un Mivar 28M4 ed ho sostituito il CRT ma nel montare, avvitando una delle viti che lo tengono nel telaio ho sentito come un sibilo. L'ho quindi ri-smontato e controllato in tutti i punti ma non trovo nessun segno di rottura, di sicuro il collo non si e' rotto perche' aveva tutto lo spazio a disposizione gli unici punti che potrebbero aver fatto contatto sono i bordi intorno al display che potrebbero essere entrati in contatto con il telaio in fase di stretta delle viti.
Ora, non l'ho ancora acceso perche' devo costruire una base di supporto per la scheda elettrica e ripassare qualche saldatura ma volevo chiedere, nel caso avesse perso il vuoto all'interno, cosa comporterebbe l'accensione di un tubo non piu' in vuoto spinto? Si limita a non vedersi l'immagine o puo' fare qualche scintilla di ritorno dell'alta tensione?
Grazie
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Re: Possibile rottura tubo catodico
Vedresti e sentiresti scintille nel collo del tubo. Quanto è durato il sibilo? Per dire, se si fa una puntura con un chiodino nel bottone anodico, prima che l'interno si saturi di aria passano parecchi secondi, anche un minuto (più è grande il tubo...). Una rottura nella zona lungo la fascia antimplosione può verificarsi solo con un notevole impatto che porterebbe appunto all'implosione.
L'elettronica originale è riparabile, non l'avrai buttata via?
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Re: Possibile rottura tubo catodico
Il sibilo e' durato pochissimo infatti posso pensare che sia stata anche una delle fascette che legano il demagnetizzatore che puo' aver strisciato sul metallo del telaio. Esteticamente non ho visto nessuna crepa lateralmentesoyl ha scritto: ↑15/10/2020, 10:01 Vedresti e sentiresti scintille nel collo del tubo. Quanto è durato il sibilo? Per dire, se si fa una puntura con un chiodino nel bottone anodico, prima che l'interno si saturi di aria passano parecchi secondi, anche un minuto (più è grande il tubo...). Una rottura nella zona lungo la fascia antimplosione può verificarsi solo con un notevole impatto che porterebbe appunto all'implosione.
Non sono cosi' folle

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Re: Possibile rottura tubo catodico
Probabilmente manca l'alimentazione dei finali video ovvero 200V che vengono erogati dal trasformatore di riga e vengono mandati ai transistor più grossi sulla scheda del cinescopio. Se fai qualche foto del retro della schedina ti dico dove misurare. Il tubo della Mivar potresti usarlo con l'elettronica originale, sapendo qualche dettaglio in più (modello/marca tubo/elettronica).
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Re: Possibile rottura tubo catodico
IN primis grazie per l'interessamento soylsoyl ha scritto: ↑15/10/2020, 14:14 Probabilmente manca l'alimentazione dei finali video ovvero 200V che vengono erogati dal trasformatore di riga e vengono mandati ai transistor più grossi sulla scheda del cinescopio. Se fai qualche foto del retro della schedina ti dico dove misurare. Il tubo della Mivar potresti usarlo con l'elettronica originale, sapendo qualche dettaglio in più (modello/marca tubo/elettronica).
Ieri sera ho scattato qualche foto della scheda Intervideo e del tubo originale oltre a quello Mivar
Allora il tubo Mivar e' un LG.Philips A66EAK075X11 al quale pero' non ho ancora misurato i gioghi V ed H
Il tubo originale non ho trovato etichetta ma solo una serigrafia sul gruppo giogo 66SBI16B3718 ma credo possa essere il part number del sudetto gruppo. I valori misurati di H e V sono 1.5ohm e 9.7 ohm (non so dirti quale sia l'uno quale l'altro)
Allego alcune immagini della scheda arcade Intervideo anche se per il momento mi sto concentrando su quella mivar per connetterla in RGB via SCART
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Re: Possibile rottura tubo catodico
Dove c'è la freccia gialla (R45) e quella rossa (R28) normalmente devi avere 200V o poco più. Se li hai solo sulla freccia gialla, R45 è aperta e la sostituisci. Se non li hai su nessuna delle due allora è aperta la R19 che si trova dietro il condensatore elettrolitico C37 alla destra del trasformatore di riga.
Se non hai morsetti a coccodrillo per il tester le misure puoi anche farle dall'altro lato della scheda togliendo il foglietto di plastica.
Il tubo Philips è perfetto per l'elettronica Intervideo, basta togliere la R43 sulla basetta del tubo e cambiare R37 da 2,2ohm a 4,7ohm sempre sulla basetta.
Se vuoi il manuale mandami la mail in MP.
Se non hai morsetti a coccodrillo per il tester le misure puoi anche farle dall'altro lato della scheda togliendo il foglietto di plastica.
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Re: Possibile rottura tubo catodico
Perfetto, appena riesco faccio queste prove, immagino possa farle anche solo dando alimentazione alla scheda non connessa a nulla. Ovviamente dovro' stare attento alla ventosa AT. Ma quindi il bianco che si vedeva nel tubo come se fosse a luminosita' piena non erano i canali RGB sparati al massimo? e' una mia curiosita' ho poca pratica con i CRTsoyl ha scritto: ↑16/10/2020, 9:50 Dove c'è la freccia gialla (R45) e quella rossa (R28) normalmente devi avere 200V o poco più. Se li hai solo sulla freccia gialla, R45 è aperta e la sostituisci. Se non li hai su nessuna delle due allora è aperta la R19 che si trova dietro il condensatore elettrolitico C37 alla destra del trasformatore di riga.
Se non hai morsetti a coccodrillo per il tester le misure puoi anche farle dall'altro lato della scheda togliendo il foglietto di plastica.
Posso, per cominciare, verificare direttamente l'interruzione delle resistenze? cosi' non dovrei metterlo in alimentazione.
A cosa serve cambiare la R37? (sempre mia curiosita') i valori di giogo di quanto possono variare dal tubo originale?
Ti invio PM per il manuale, e' sempre bene averlo a disposizione
Grazie
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Re: Possibile rottura tubo catodico
Non riesco ad inviarti PM, mi dice che non sei abilitato alla ricezione. Riusciresti ad inviarlo tu a me tramite PM?
Grazie
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Re: Possibile rottura tubo catodico
OK
Il giogo deve essere collegato perché l'alimentazione del trasformatore di riga passa per il ponticello centrale e collega anche la ventosa.
Controlla pure le resistenze da spento.
L'intensità delle emissioni dei catodi e quindi del colore aumenta al diminuire della tensione sui catodi. A zero volt (corto con la massa) hai la massima intensità. I 200V alimentano i transistor finali video che pilotano i catodi e senza alimentazione si ha una schermata bianca.
L'elettronica è fatta per tanti tipi di tubo diversi ma ci sono alcuni componenti che vanno cambiati. I tubi Philips hanno un filamento da 6,1Vrms e una corrente di circa 300mA. I tubi Videocolor (quello che era montato sul tuo) sono da 6,3Vrms 700mA. Quindi usando un Philips bisogna alzare il valore della resistenza in serie con il filamento.
Il giogo deve essere collegato perché l'alimentazione del trasformatore di riga passa per il ponticello centrale e collega anche la ventosa.
Controlla pure le resistenze da spento.
L'intensità delle emissioni dei catodi e quindi del colore aumenta al diminuire della tensione sui catodi. A zero volt (corto con la massa) hai la massima intensità. I 200V alimentano i transistor finali video che pilotano i catodi e senza alimentazione si ha una schermata bianca.
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Re: Possibile rottura tubo catodico
Grazie mail ricevuta ma mi appare la richiesta di l'autorizzazione di accesso a google drive. Ho inviato richiesta
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Tox Nox Fox
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Re: Possibile rottura tubo catodico
OK, graziesoyl ha scritto: ↑16/10/2020, 11:59 OK
Il giogo deve essere collegato perché l'alimentazione del trasformatore di riga passa per il ponticello centrale e collega anche la ventosa.
Controlla pure le resistenze da spento.
L'intensità delle emissioni dei catodi e quindi del colore aumenta al diminuire della tensione sui catodi. A zero volt (corto con la massa) hai la massima intensità. I 200V alimentano i transistor finali video che pilotano i catodi e senza alimentazione si ha una schermata bianca.
L'elettronica è fatta per tanti tipi di tubo diversi ma ci sono alcuni componenti che vanno cambiati. I tubi Philips hanno un filamento da 6,1Vrms e una corrente di circa 300mA. I tubi Videocolor (quello che era montato sul tuo) sono da 6,3Vrms 700mA. Quindi usando un Philips bisogna alzare il valore della resistenza in serie con il filamento.
Mi ci vorra' un po' per fare queste prove perche' al momento sto provando l'elettronica mivar del tubo modificata giusto per testare il funzionamento delle modifiche, sperando che il tubo sia ancora sano come da richiesta topic

Altra curiosita' perche' bisogna togliere la R43 in caso di tubo Philips?
I valori di giogo che potrebbero essere differenti di quanto possono esserlo? (oggi se ho tempo misuro quelli del Philips)
Grazie 1000 per la disponibilita'
Manuale ricevuto

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Re: Possibile rottura tubo catodico
Bhe, in effetti per l'argomento trattato e' piu' idoneo il gruppo monitor

Grazie
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Re: Possibile rottura tubo catodico
OK letto sul manuale le varianti, effettivamente il tubo Philips trovato nel Mivar e' quasi identico a quello indicato come variante nel manuale Intervideo (cambia quel 075 invece di 71 nella sigla)
Leggevo tra le varianti oltre a quelle suggerite da te c'e' anche un JT140 che dovrebbe passare da 0.1R 1W a 1R 1W, e' realmente importante?
Perche' mi indica come JT/155 invece di R37?
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Re: Possibile rottura tubo catodico
I tubi Videocolor hanno bisogno di una tensione per la griglia 2 più bassa e la R43 serve appunto ad abbassare questa tensione. Con i Philips non serve.
Le differenze di giogo tra i tubi Videocolor e Philips (gruppi 13 e 14) indicati a pagina 23 del manuale non comportano differenze nei circuiti di deflessione. Gli unici componenti da cambiare (indicati a p.24-25) sono la R43 e la R37.
Il tubi A66EAK075X11 e A66EAK071X11 sono identici (la designazione del giogo sono i due numeri finali, se cambiano quelli il giogo è diverso), 075 indica solo che è fatto nella repubblica Ceca (leggi sull'etichetta). 071 viene da altri stabilimenti.
La sigla JT... indica il trasformatore di riga perché se ne potevano usare di varie marche (Eldor, Semar, HR Diemen) e a seconda del tipo ci sono dei ponticelli da mettere o togliere. Dalla tua foto non si vede bene ma la R37 mi sembra da 2,2. Controlla il colore delle bande (rosso/rosso/nero/argento = 2,2) o misurala. Se è così per quel trasformatore nel caso di tubo Philips la resistenza va messa da 4,7.
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Re: Possibile rottura tubo catodico
Perfetto, grazie sei veramente molto gentile ed iper competente.
Perdona la mia raffica di domande ma sono molto curioso, non ho grosse esperienze in elettronica CRT e mi piace imparare.
Allora, ho eseguito alcune misurazioni a freddo e non trovo resistenze interrotte tra quelle che mi hai indicato R45 55.6ohm (da schema 56ohm)
R28 17.9K (schema 18K )
Non trovo pero' R19, dietro l'elettrolitico C37 ho una resistenza R37 che mi indica 10.2ohm compatibile con lo schema che la indica come resistenza fusibile da 10ohm
A fianco c'e' D19 un diodo che pero' dovro' provare dissaldando un piedino perche' mi da in conduzione con resistenza anche in inverso.
Fatto sta che se le resistenze fossero OK, potrei temere un KO del Trasformatore? Il tizio che mi ha venduto il cabinato per spostare la scheda che non era fissata nel muoverla (alimentata ! ) ha detto aver fatto una scintilla ma non mi sa indicare dove, da quel momento schermo bianco.... io segni di sfiammate o scintille non ne vedo....
Una curiosita' quello swith che si trova quasi al centro della scheda principale a cosa serve?
Allego foto dell'etichetta del trasformatore e foto di R37 e D19
Perdona la mia raffica di domande ma sono molto curioso, non ho grosse esperienze in elettronica CRT e mi piace imparare.
Allora, ho eseguito alcune misurazioni a freddo e non trovo resistenze interrotte tra quelle che mi hai indicato R45 55.6ohm (da schema 56ohm)
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Non trovo pero' R19, dietro l'elettrolitico C37 ho una resistenza R37 che mi indica 10.2ohm compatibile con lo schema che la indica come resistenza fusibile da 10ohm
A fianco c'e' D19 un diodo che pero' dovro' provare dissaldando un piedino perche' mi da in conduzione con resistenza anche in inverso.
Fatto sta che se le resistenze fossero OK, potrei temere un KO del Trasformatore? Il tizio che mi ha venduto il cabinato per spostare la scheda che non era fissata nel muoverla (alimentata ! ) ha detto aver fatto una scintilla ma non mi sa indicare dove, da quel momento schermo bianco.... io segni di sfiammate o scintille non ne vedo....
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Re: Possibile rottura tubo catodico
Sì, intendevo R37 non R19. Se le resistenze sono buone è probabile che i 200V ci siano ma andrebbe verificato. Sulla schedina devono arrivare anche 12V. Se hai un raster bianco vuol dire che non ci sono problemi di deflessione e l'alta tensione c'è, quella del filamento pure quindi il trasformatore non è guasto. Il tipo deve aver mandato in corto qualcosa nei segnali RGB, a partire dall'ingresso fino alla schedina sul tubo. Forse proprio i finali RGB (i transistor grossi sulla schedina) che hanno le linguette sporgenti. Andrebbero controllati tutti e sei i BF871.
L'interruttore a slitta cambia la polarità dei sincronismi ma solo qualche scheda molto vecchia li ha positivi. Sulle jamma sono sempre negativi.
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Re: Possibile rottura tubo catodico
Domani vedo di dissaldare i finali per vedere se sono sani, ho un tester che dovrebbe riuscire a verificarli (come quello in foto allegata), purtroppo il tubo originale l'ho smontato ed ho tagliato il cavo del giogo quindi per provare la scheda o ripristino il vecchio tubo oppure apporto le modifiche da te suggerite per il tubo Philips ma devo vedere se ho la resistenza da cambiaresoyl ha scritto: ↑16/10/2020, 19:57 Sì, intendevo R37 non R19. Se le resistenze sono buone è probabile che i 200V ci siano ma andrebbe verificato. Sulla schedina devono arrivare anche 12V. Se hai un raster bianco vuol dire che non ci sono problemi di deflessione e l'alta tensione c'è, quella del filamento pure quindi il trasformatore non è guasto. Il tipo deve aver mandato in corto qualcosa nei segnali RGB, a partire dall'ingresso fino alla schedina sul tubo. Forse proprio i finali RGB (i transistor grossi sulla schedina) che hanno le linguette sporgenti. Andrebbero controllati tutti e sei i BF871.
Certo che se i 200V ci sono ed il problema e' lato ingressi RGB fino alla scheda CRT sara' un bel problema per me risolvere!

Grazie
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