frame ha scritto:
Col senno di adesso, penso di aver giocato con tanta di quella cacca, che si sarebbe schifato pure il WCNet super disincrostante...
Potessi tornare indietro Ratto, spiegherei a me stesso di accertarmi che all'interno del Cab dimori un gioco originale prima di infilarci le 200 Lire.
<<... giocare coi giochi tarocchi significa incentivare la produzione criminale e di bassa qualità, foraggiare il circuito dei pirati.... e ritrovarsi poi nel nuovo millennio con tante schede di scarso valore che rendono difficile il reperimento di quelle autorizzate... insomma: un retro-inquinamento tecnologico...>> mi raccomanderei.
..ma... non so se verrei ascoltato!...tanta è l'impazienza dei giovani videogiocatori di provare il nuovo approdato al bar del paese: "Monkey Donkey"...o "il gioco dello scimmione tirabarili" come lo chiamano loro, che non sanno nemmeno una parola di Inglese, e che magari di alcuni piccoli particolari per riconoscere un KAN da un KUN FU MASTER manco je frega niente..
..tutto questo per dire, che ora siamo fini ed ipercritici hobbisti...30 anni fa, più semplicemente, degli estasiati piccoli videogiocatori.
Boh... sarà come dite voi, ma dal mio punto di vista:
1) Se non ci fossero stati i bootleg probabilmente avrei giocato al 5% dei giochi a cui ho giocato nel passato (perché nessun gestore credo avrebbe mai investito per portare un cabinato in un paesino di pochi mila abitanti, e qualche decina di ragazzini).
2) Ritengo che, per quanto moralmente inaccettabili (i bootelg sono pirateria a tutti gli effetti), essi furono parte integrante dell'epoca e con una diffusione su scala così vasta da non poter essere ignorati o bollati semplicemente come "cacca"
3) Per quel che mi riguarda, dal mero punto di vista tecnico, trovo alcune soluzioni di adattamento utilizzate dai "bootlegger" ingegnose e affascinanti.
...tanto per dire... per me e credo il 90% di coloro che frequentavano il baretto paesano nell'estatinvernautunnoprimavera 198X esiste ed esisterà per sempre solo Super Bobble Bobble (bootleg con tutte le imprecisioni ormai ben note), 'che l'originale con questi mostri che sparano da tutte le parti proprio non si puo guardare
Vallo a spiegare al ragazzino che non c'è più (ma forse forse non è così... o a quest'ora sarebbe a dormire invece di cazzeggiare in un forum arcade) che l'originale Taito è molto meglio dal punto di vista tecnico... che il bootleg su cui ha passato letteralmente pomeriggi all'insegna del: "la itz... jànniz... prendi la itz" non avrebbe avuto senso di esistere e che ogni singolo 200 lire infilato foraggiava il mercato della pirateria (che adesso che lavori e ti puoi permettere di comprarli, i giochi originali, fa figo dire "foraggiava il mercato della pirateria", ma a 14 anni, diciamolo, si passavan le nottate a copiare i floppy da 3.5" con il gioco appena uscito...).
Come si diceva nel topic sul prezzaggio delle PCB... buona parte dell'amore arcade vive nel ricordo di ciò che fu... e se ciò che fu, fu anche bootleg... beh... per me allora anche bootleg siano!
frame ha scritto:
..il tempo tutto cambia, e ci è impossibile guardare lo stesso oggetto di allora, con gli occhi del bambino che non c'è più in noi..
..mi viene da citare, ancora una volta: " l'esperienza uccide l'emozione"...
Sarò fortunato io... ma quando attacco il PCB di ghosts'n goblins (o Golden axe) e infilo la monetina... pelle d'oca e via... ora come allora! (Con l'emozione a palla che urla: "Esperienza... mi fai una pippa!!!!"
)