Bootleg: dove, come e chi li faceva?

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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da PaTrYcK »

ratmuskè ha scritto:Sidam faceva giochi su licenza NAMCO, non faceva bootleg . Una Sidam NON è un boot.
Vero in parte, Sidam ha collaborato con la namco solo successivamente, per un lungo periodo ha fatto solo copie, ottime sia dal punto di vista esteticoed hardware, come ad esempio invasion (space invaders), asterock (asteroids), head on, missile combat,ecc...
ratmuskè ha scritto:In realtà i boot salvo rare eccezioni erano/sono la cacca allora se non maggiormente ora.
Poi il fascino che sta dietro a certe realizzazioni, tipo il reverse engineering di certi custom ecc.ecc. Allora vi do ragione su quello.
Io trovo molto fascinosi i nostri cloni italiani, prodotti in un numero di copie minore rispetto all'originale e spesso con dei mobili spettacolari, certo, un clone e' una copia, il merito del successo del gioco e' ovviamente della ditta originale che ha creato il gioco, oltretutto e' abbastanza bizzarro che all'epoca si potesse copiare e distribuire un cabinato senza problemi...
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ratmuskè
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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da ratmuskè »

Credo che siano state sempre su licenza le Sidam , anche le precedenti a Galaga. Anche perché sarebbe strano usassero lo stesso nome per fare i pirati.

Wikipedia dice questo su Invasion :
Il gioco è stato ispirato da uno dei primi giochi elettromeccanici Taito, Space Monster[5] con l'aggiunta della personale interpretazione degli alieni descritti nel romanzo La guerra dei mondi da parte di Tomohiro.[1] Fu ideato e distribuito dalla Taito nel 1978, ma si dovette aspettare il 1979 e il 1980 per vederlo commercializzato rispettivamente in Italia (distribuito dalla Sidam con il nome Invasion)[6] e negli Stati Uniti (distribuito dalla Atari e dalla Nintendo).


Copie si ma su licenza, dunque non sono dei Boot neanche le precedenti a Namco, oltre questo negli anni successivi Sidam importava e distribuiva molte marche dal Japan, io ho visto adesivi Sidam su schede Nintendo, Irem, ecc.ecc.


E mi capirete se dico che non si rimane in buoni rapporti con questi Nipponici rubando in precedenza loro la proprietà intellettuale...
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frame
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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da frame »

ratmuskè ha scritto: In realtà i boot salvo rare eccezioni erano/sono la cacca allora se non maggiormente ora.
Col senno di adesso, penso di aver giocato con tanta di quella cacca, che si sarebbe schifato pure il WCNet super disincrostante...

Potessi tornare indietro Ratto, spiegherei a me stesso di accertarmi che all'interno del Cab dimori un gioco originale prima di infilarci le 200 Lire.

<<... giocare coi giochi tarocchi significa incentivare la produzione criminale e di bassa qualità, foraggiare il circuito dei pirati.... e ritrovarsi poi nel nuovo millennio con tante schede di scarso valore che rendono difficile il reperimento di quelle autorizzate... insomma: un retro-inquinamento tecnologico...>> mi raccomanderei.

..ma... non so se verrei ascoltato!...tanta è l'impazienza dei giovani videogiocatori di provare il nuovo approdato al bar del paese: "Monkey Donkey"...o "il gioco dello scimmione tirabarili" come lo chiamano loro, che non sanno nemmeno una parola di Inglese, e che magari di alcuni piccoli particolari per riconoscere un KAN da un KUN FU MASTER manco je frega niente..

..tutto questo per dire, che ora siamo fini ed ipercritici hobbisti...30 anni fa, più semplicemente, degli estasiati piccoli videogiocatori.
..il tempo tutto cambia, e ci è impossibile guardare lo stesso oggetto di allora, con gli occhi del bambino che non c'è più in noi..
..mi viene da citare, ancora una volta: " l'esperienza uccide l'emozione"...

..non mi ricordo più tanto bene come era il fancillo in me 30 anni prima, ma devo dire che i videogiochi, che ho imparato che si definiscono "bootleg", mi piacciono ancora adesso.

Un tread del genere, ma inerente ai Cab e non alle schede, lo aprii tempo fa qui: viewtopic.php?f=66&t=16854&hilit=prontoscheda#p191889 ..
Immagine ...cerco il vetro di Astro Wars & Vanguard Zaccaria..
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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da motoschifo »

frame ha scritto:..tutto questo per dire, che ora siamo fini ed ipercritici hobbisti...30 anni fa, più semplicemente, degli estasiati piccoli videogiocatori.
Vero ma anche no... io posso riguardare il mio C64, accenderlo ed usarlo esattamente come facevo quando nemmeno sapevo una parola di inglese :D
Ma credo sia una malattia verso tutto ciò che è informatica e videogioco (arcade non di certo slot o poker).
L'unica differenza è che oggi c'è una quantità di materiale sproposita che prima non c'era. O meglio, c'era anche prima ma non potevo saperlo visto che la mia unica fonte di novità era l'edicola del paese a fianco.
Stessa cosa per Super Mario, Bubble Bobble e tutti i vecchi classici <-gamers3->
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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da gamernewbie »

Ma sono solo io che nei bar, anche di provincia, trovavo cassoni generici ma titoli col nome originale?
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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da PaTrYcK »

ratmuskè ha scritto:Credo che siano state sempre su licenza le Sidam , anche le precedenti a Galaga. Anche perché sarebbe strano usassero lo stesso nome per fare i pirati.
La sidam prima di iniziare la collaborazione con la namco ha copiato diversi giochi senza licenza, in particolare quelli atari e se ci fai caso tutti i primi nomi richiamano quelli originali ma sono differenti, l'atari stessa ha querelato la sidam mettendo un punto fermo che ha poi' fatto giurisprudenza in fatto di copyright anche nel campo dei videogames:
viewtopic.php?f=25&t=10034&p=212885&hil ... am#p110938
ratmuskè ha scritto:In pratica tutte le piu' famose case italiane hanno iniziato copiando (bene) i vari giochi di successo, vedi model racing, olympia, anche la stessa zaccaria che ha sempre vantato di nn aver mai copiato un gioco, il loro the invaders che sarebbe?
E mi capirete se dico che non si rimane in buoni rapporti con questi Nipponici rubando in precedenza loro la proprietà intellettuale...
Assolutamente d'accordo :)
gamernewbie ha scritto:Ma sono solo io che nei bar, anche di provincia, trovavo cassoni generici ma titoli col nome originale?
SI trovava di tutto dapertutto, qui in italia ognuno faceva un po' cio' che voleva cercando di eludere la legge i propri scopi, figurati che il titolare di una delle tante ditte che al tempo costruiva flipper e successivamente cassoni per videogiochi, mi raccontava che alle fiere si presentava con il proprio flipper appena clonato identico all'originale gottlieb, sin qui nulla di strano se nn fosse che pochi stand piu' avanti c'era anche l'originale appena messo in mostra! Ovviamente si creava un putiferio con il responsabile della gottlieb americano che cercava in tutti i modi di far portare via il clone dalle nostre forze dell'ordine senza risultato, immagina quale fosse la situazione in quel periodo 8-)
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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da janniz »

frame ha scritto: Col senno di adesso, penso di aver giocato con tanta di quella cacca, che si sarebbe schifato pure il WCNet super disincrostante...

Potessi tornare indietro Ratto, spiegherei a me stesso di accertarmi che all'interno del Cab dimori un gioco originale prima di infilarci le 200 Lire.

<<... giocare coi giochi tarocchi significa incentivare la produzione criminale e di bassa qualità, foraggiare il circuito dei pirati.... e ritrovarsi poi nel nuovo millennio con tante schede di scarso valore che rendono difficile il reperimento di quelle autorizzate... insomma: un retro-inquinamento tecnologico...>> mi raccomanderei.

..ma... non so se verrei ascoltato!...tanta è l'impazienza dei giovani videogiocatori di provare il nuovo approdato al bar del paese: "Monkey Donkey"...o "il gioco dello scimmione tirabarili" come lo chiamano loro, che non sanno nemmeno una parola di Inglese, e che magari di alcuni piccoli particolari per riconoscere un KAN da un KUN FU MASTER manco je frega niente..

..tutto questo per dire, che ora siamo fini ed ipercritici hobbisti...30 anni fa, più semplicemente, degli estasiati piccoli videogiocatori.
Boh... sarà come dite voi, ma dal mio punto di vista:
1) Se non ci fossero stati i bootleg probabilmente avrei giocato al 5% dei giochi a cui ho giocato nel passato (perché nessun gestore credo avrebbe mai investito per portare un cabinato in un paesino di pochi mila abitanti, e qualche decina di ragazzini).
2) Ritengo che, per quanto moralmente inaccettabili (i bootelg sono pirateria a tutti gli effetti), essi furono parte integrante dell'epoca e con una diffusione su scala così vasta da non poter essere ignorati o bollati semplicemente come "cacca"
3) Per quel che mi riguarda, dal mero punto di vista tecnico, trovo alcune soluzioni di adattamento utilizzate dai "bootlegger" ingegnose e affascinanti.

...tanto per dire... per me e credo il 90% di coloro che frequentavano il baretto paesano nell'estatinvernautunnoprimavera 198X esiste ed esisterà per sempre solo Super Bobble Bobble (bootleg con tutte le imprecisioni ormai ben note), 'che l'originale con questi mostri che sparano da tutte le parti proprio non si puo guardare :-)
Vallo a spiegare al ragazzino che non c'è più (ma forse forse non è così... o a quest'ora sarebbe a dormire invece di cazzeggiare in un forum arcade) che l'originale Taito è molto meglio dal punto di vista tecnico... che il bootleg su cui ha passato letteralmente pomeriggi all'insegna del: "la itz... jànniz... prendi la itz" non avrebbe avuto senso di esistere e che ogni singolo 200 lire infilato foraggiava il mercato della pirateria (che adesso che lavori e ti puoi permettere di comprarli, i giochi originali, fa figo dire "foraggiava il mercato della pirateria", ma a 14 anni, diciamolo, si passavan le nottate a copiare i floppy da 3.5" con il gioco appena uscito...).

Come si diceva nel topic sul prezzaggio delle PCB... buona parte dell'amore arcade vive nel ricordo di ciò che fu... e se ciò che fu, fu anche bootleg... beh... per me allora anche bootleg siano!
frame ha scritto: ..il tempo tutto cambia, e ci è impossibile guardare lo stesso oggetto di allora, con gli occhi del bambino che non c'è più in noi..
..mi viene da citare, ancora una volta: " l'esperienza uccide l'emozione"...
Sarò fortunato io... ma quando attacco il PCB di ghosts'n goblins (o Golden axe) e infilo la monetina... pelle d'oca e via... ora come allora! (Con l'emozione a palla che urla: "Esperienza... mi fai una pippa!!!!" \:D/ )
Ultima modifica di janniz il 15/09/2015, 2:52, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da PaTrYcK »

Janniz nn posso che essere d'accordo con te, figurati che alcuni miei cab con mobile dedicato ho cercato volutamente la versione italiana bootleg, inoltre gran merito di questi ultimi e' stata proprio l'aver potuto diffondere i giochi ovunque...
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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da baritonomarchetto »

Da parte mia, pollice su per janniz ;)
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Re: Bootleg: dove, come e chi li faceva?

Messaggio da gamernewbie »

Pollice su per tutti noi che abbiamo vissuto quegli anni! Alla faccia dei giochi moderni su tablet
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