Cloni (italiani?) di breakout

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Re: Cloni (italiani?) di breakout

Messaggio da PaTrYcK »

biasini ha scritto:Mi trovi molto d'accordo nickdiba...e mi piace questo tuo approccio da appassionato senza pregiudizio, fortunatamente ogni tanto qualche mosca bianca c'è! :-D

Concetti come "originale e non" o "questo vale e quello no" lasciano il tempo che trovano se lo stimolo è invece quello legato ai sani e reali ricordi di momenti vissuti fatti di magia con contorni sensoriali come quelli da te indicati...tutto ciò non ha prezzo, a fronte di quotazioni/moda/stoccaggio/rarità/eccetera eccetera: chi da bambino, in un'epoca dove il massimo della tecnologia era avere una TV in bianco e nero, è entrato in una sala giochi e ne è rimasto rapito dai suoni, dai colori e si è sentito coinvolto in un mondo affascinante e proiettato nel futuro, dove l'obiettivo era perfino divertirsi, non può non avere sviluppato un legame indissolubile con quegli oggetti.
Poi che valgano 0 o meno di zero, che il mercato o la moda decidano che sia oro o immondizia, il valore affettivo non può avere alcun prezzo che sia influenzato da parametri che non siano del tutto personali.

Ecco perchè un bootleg (o semplicemente un clone su licenza) può valere o piacere più di un originale...originale che da noi magari non s'è nemmeno mai visto, in un'epoca poi, in cui molte cose si facevano artigianalmente molto spesso e tante decisioni erano prese da poche persone, senza troppe congetture.
In Italia, per quanto ci possa esser la mania di disprezzare i lavori nostrani, c'erano aziende che facevano le cose per bene, anche meglio degli altri...basta dare uno sguardo ai lavori della Zaccaria su tutte, ma anche altri come Fratelli Bertolino, Model Racing, Sidam/Sipem.
Nn potevo non quotarti, mi hai tolto le parole di bocca <-clap->
La prima cosa che valuto e' il gioco, deve piacermi e deve essere stato un cab sul quale ci ho passato ore!
Poi certo anche il mobile, alcuni cloni italiani sono davvero uno spettacolo...
C'e da dire che quando si restaura un cab che sia bootleg oppure originale il costo è pressochè identico quindi anche per questo motivo si predilige un mobile originale che ha piu' valore in un futuro scambio o vendita
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Re: Cloni (italiani?) di breakout

Messaggio da nickdiba »

biasini ha scritto:Mi trovi molto d'accordo nickdiba...e mi piace questo tuo approccio da appassionato senza pregiudizio, fortunatamente ogni tanto qualche mosca bianca c'è! :-D

Concetti come "originale e non" o "questo vale e quello no" lasciano il tempo che trovano se lo stimolo è invece quello legato ai sani e reali ricordi di momenti vissuti fatti di magia con contorni sensoriali come quelli da te indicati...tutto ciò non ha prezzo, a fronte di quotazioni/moda/stoccaggio/rarità/eccetera eccetera: chi da bambino, in un'epoca dove il massimo della tecnologia era avere una TV in bianco e nero, è entrato in una sala giochi e ne è rimasto rapito dai suoni, dai colori e si è sentito coinvolto in un mondo affascinante e proiettato nel futuro, dove l'obiettivo era perfino divertirsi, non può non avere sviluppato un legame indissolubile con quegli oggetti.
Poi che valgano 0 o meno di zero, che il mercato o la moda decidano che sia oro o immondizia, il valore affettivo non può avere alcun prezzo che sia influenzato da parametri che non siano del tutto personali.
Totalmente d'accordo! Credo che chi non abbia vissuto quell'epoca non possa capirla, ed il mercato sara' necessariamente basato invece solo su parametri comprensibili a tutti. Zaccaria e Nintendo nella testa di un cinquantenne valgono allo stesso modo. Per uno di trenta esiste NINTENDO e basta. L'esplosione di interesse per le macchine arcade dipende anche da Mame, che alla sua volta dipende dalla reperibilità delle rom. Oltretutto l'influenza esercitata dalle varie comunita' internet in lingua inglese (molto piu' numerose di quelle italiane) e' una fonte inevitabile di distorsione del mercato stesso.
biasini ha scritto: Ecco perchè un bootleg (o semplicemente un clone su licenza) può valere o piacere più di un originale...originale che da noi magari non s'è nemmeno mai visto, in un'epoca poi, in cui molte cose si facevano artigianalmente molto spesso e tante decisioni erano prese da poche persone, senza troppe congetture.
In Italia, per quanto ci possa esser la mania di disprezzare i lavori nostrani, c'erano aziende che facevano le cose per bene, anche meglio degli altri...basta dare uno sguardo ai lavori della Zaccaria su tutte, ma anche altri come Fratelli Bertolino, Model Racing, Sidam/Sipem.
Anche qui totalmente d'accordo. L'Italia all'epoca era una fonte creativa inesauribile. Purtroppo nessuno e' profeta in patria. Basti guardare al cinema, e alle centinaia di edizioni speciali di dvd e blu-ray di cinema di genere italiano dell'epoca, pubblicate all'estero (persino in Giappone!!!) con edizioni curatissime, di film che in Italia sono stati dimenticati.
biasini ha scritto: Spero che tu possa ritrovare notizie di questo clone di breakout (anche l'hardware dell'Apple II è in fondo un mezzo clone di breakout) e più in generale restare sintonizzato su questa linea, magari recuperando pure qualche vecchio mobile a te caro.
Grazie mille per le belle parole, e anche per la notizia che ignoravo e che mi stupisce (legame tra apple II e breakout!!!)
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